L’opinione di Fabio Caserini
– Direttore di RossoneroBlog –
Prestare attenzione prima di giudicare.
- Attenzione ad affermare che Brahim non è adatto al Milan e che “là davanti ci vuole qualcuno con più qualità“. In molti hanno detto la stessa cosa di Sandro Tonali oppure di Rafael Leao, che abbiamo “aspettato” rispettivamente per uno e due anni. Il Covid-19 lascia strascischi differenti perché le persone sono differenti l’una dall’altra e questo vale anche per gli atleti. Attendiamo quindi il Brahim nella sua forma migliore, cioè quello visto fino alla grande vittoria a Bergamo sull’Atalanta, prima che contraesse il virus.
- Si dirà “Sì ma a continuare ad aspettare i giocatori non si vince niente“. Se non è ancora chiaro il concetto di “progetto Milan” credo che ormai si siano esaurite le parole per spiegarlo. C’è da aspettare qualche giocatore? Lo si aspetta, perché questo è un progetto che ripagherà i sacrifici in un anno o due. Chi ha la memoria lunga si ricorderà di Gazidis che parlava di progetto a medio-lungo termine, indicando un periodo di almeno tre anni. Siamo solo al secondo …
- Proprio perché è un progetto a medio-lungo termine alcuni aspetti devono essere per così dire “forgiati“. Vale anche quindi per la mentalità. La mentalità da campione vincente si forma in un gruppo affiatato e se l’età media è bassa come al Milan la mancanza di esperienza non aiuta. Ricordatevi il concetto di “periodo a medio-lungo termine“. Fa arrabbiare pareggiare contro l’ultima in classifica? Certo che fa arrabbiare … ma la mentalità da “corazzata schiacciasassi” arriva con l’esperienza e queste sono delusioni che la creano.
- Ricordandoci sempre che l’obiettivo dichiarato ufficialmente dalla società nell’ambito del “progetto Milan” è accedere stabilmente ai gironi di Champions League ogni fine campionato, cioè arrivare tra le prime quattro in classifica finale, siamo noi tifosi che stiamo pensando che questo Milan può vincere lo scudetto. Perché lo pensiamo? Perché dopo anni di mezze classifiche, sono due anni consecutivi che ce la giochiamo con la prima in classifica. Vincerlo sarebbe meraviglioso ma sarebbe anche un clamoroso anticipo sulla durata del progetto. Non dimentichiamolo.
- È tutto perduto perché abbiamo perso alcuni punti con alcune piccole? No. È più difficile di prima pensare di arrivare allo Scudetto? Sì. Ma nel calcio tutto è possibile … basta vedere cosa è successo ieri sera a San Siro tra Inter e Sassuolo. Intanto però godiamoci questo Milan, con le sue vette altissime e con i suoi scivoloni che denotano ancora un progetto in fase di sviluppo.
FORZA MILAN SEMPRE.
Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall’età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
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