Il Milan non è ancora finito, care Cassandre!
Ci sono due categorie di persone che non ho mai sopportato nella mia vita. Da loro tendo ad allontanarmi e con loro, se possibile, a non interagire: sono i disfattisti e i lamentosi.
Nel caso nostro, l’ambito rossonero, sono quelli che per una piccola serie di partite in cui i risultati non sono stati quelli sperati hanno già iniziato a predire una stagione fallimentare, come delle Cassandre in preda a depressione profonda, lamentandosi che non abbiamo una squadra di campioni o cominciando a dire che Pioli è limitato.
Per non parlare di quelli che hanno già rispolverato #PioliOut … ma quelli fanno parte di una terza categoria che non vale la pena nemmeno di nominare, sennò le si dà troppa importanza.
Nella vita ci vuole equilibrio e se si presentano dei problemi bisogna mettersi a ragionare e risolverli. Premettendo che il mio modestissimo parere è che al Milan stanno già provando a capire dove stia il problema e come raddrizzare la barca, analizziamo un po’ com’è la situazione , cari disfattisti e lamentosi.
Alla giornata 14 dello scorso campionato il Napoli era in testa alla classifica con 35 punti e il Milan secondo con 32. Milan fuori dalla Champions League.
Alla giornata 14 del presente campionato il Napoli è in testa alla classifica con 38 punti e il Milan secondo con 30 punti. Milan qualificato agli ottavi di Champions League.
Dato che nella vita oltre all’equilibrio ci vuole anche una sana dose di realismo e quindi pensare che nel corso di una stagione complicata – fatta di partite ogni tre giorni e zero allenamenti o quasi – ci può stare un periodo di appannamento , direi che la situazione alla fine non è poi così male.
Okay, siamo a -8 dalla capolista e non a -3 ma al contrario siamo ancora in Champions e lo scorso anno non ci eravamo più.
Sento le Cassandre già parlare di Napoli schiacciasassi e ammazza-campionato. Quel Napoli che ha già incontrato l’Atalanta – quella sì in crisi e visto il risultato di ieri – ma che ancora deve incontrare la Juventus e l’Inter, entrambe in leggera rimonta … le incontrerà entrambe a gennaio e concluderà il trittico il ritorno con la Roma.
Dopo gennaio, se il Napoli le vincerà tutte e tre e il Milan sarà ancora in affanno allora parleremo di campionato ipotecato dai partenopei. Non vinto, signori miei, ma ipotecato.
Perché il campionato è lungo, ci vogliono minimo 85 punti per vincerlo e in mezzo c’è l’incognita Mondiale del Qatar … quella stramaledetta competizione voluta in versione invernale dalla UEFA che per i petrodollari è disposta a spremere squadre di club e relativi giocatori , non accontentandosi di competizioni fasulle come la Conference League.
Vedremo in che condizioni torneranno i nazionali stranieri che parteciperanno al Mondiale … ogni squadra italiana ne farà i conti.
Il Milan – lo ripeterò fino a perdere la voce – nel 2017 finì 6°, nel 2018 finì 5° e nel 2019 finì ancora 6° … stiamo parlando di 5, 4 e 3 anni fa.
Ancora poco tempo fa …
Nel frattempo negli ultimi tre anni ci sono stati un ritorno in Europa, un ritorno in Champions , uno Scudetto e un passaggio agli ottavi di Champions.
Perdiamo col Torino, pareggiamo con la Cremonese e il Milan fa già schifo mentre il Napoli ha già vinto tutto ??? E sto parlando solo dei risultati sportivi … non voglio tediarvi con gli aspetti economici e i progetti futuri.
• Abbiamo fatto pena col Torino, con lo Spezia (goal di Giroud a parte) e con la Cremonese?
La risposta è sì.
• C’è qualche giocatore che forse sta tirando i remi in barca perché pensa a quanto brillerà nel Mondiale?
La risposta è forse.
• C’è la possibilità che Pioli debba ancora capire come adattare le caratteristiche di qualche giocatore agli schemi che ha in mente?
La risposta è probabilmente.
• Al Milan faranno di tutto per correggere la rotta?
La risposta è sicuramente.
Lamentosi e disfattisti, fate i bravi … se volete continuare ad esercitare la vostra professione fatelo con la politica, col caro-bollette e con l’inflazione crescente. Alla larga.
Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall’età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
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