23 Novembre 2024

RossoneroBlog

Fatti ed opinioni su AC Milan

Il Mondiale come specchio della realtà.

L’opinione di

Antonio Scibetta

Il mondiale in Qatar che stiamo seguendo è il perfetto specchio della realtà in cui viviamo. Un mondiale tanto discusso prima, poi, durante: un avvenimento sportivo su cui si è scritto e parlato tanto. Più che una rassegna sportiva è diventata una diatriba morale internazionale. Si è tirato dentro di tutto, dalla corruzione, allo sfruttamento, alla violazione dei diritti umani.

Tutto vero e lecito, ma una volta iniziata la rassegna sportiva i protagonisti cosa hanno fatto e stanno facendo? Preferisco sorvolare sul punto di vista tecnico, alquanto scarso, a mio parere, dove le nazionali piccole stanno figurando e quelle blasonate stanno deludendo. Di stelle se ne stanno vedendo davvero poche, e quelle presunte tali brillano non di luce propria, ma per il gusto dell’audience, è giusto oggi mistificare Neymar, Mbappé, Messi, o altri che stanno facendo meno del loro dovere professionale.

Parliamo invece dell’ipocrisia di questo mondiale, dentro e fuori dal campo. Soffermiamoci un attimo ad analizzare il termine: l’ipocrisia (dal greco «fingere») è un atteggiamento, comportamento o vizio di una persona che volontariamente finge di possedere credenze, opinioni, virtù, ideali, sentimenti, emozioni che in realtà non possiede. Partendo dal significato letterale del termine si può certamente affermare che questo sia proprio il mondiale più ipocrito degli ultimi decenni, dove i gesti antisportivi dei calciatori assumono la scena prevalente a discapito dei gesti tecnici.

Inutile predicare e rivendicare diritti, se poi sul campo, alla faccia del fair play, si assiste a scene come quelle viste a fine partita di Olanda-Argentina. Un comportamento meschino e deplorevole dei sudamericani nei confronti degli olandesi, che dopo la delusione della lotteria dei rigori sono stati scherniti e derisi con gesti che ormai non si vedono nemmeno all’oratorio.

In mezzo a questo mare di ipocrisia si distingue l’atteggiamento dei calciatori croati che dopo la vittoria consolano gli avversari brasiliani sconfitti: “Signori si nasce…”. I croati saranno i prossimi avversari degli Argentini, sperando che il karma esista e che il frutto delle azioni compiute da questi esseri nel corso delle precedenti partite, determini il destino della partita successiva…



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