Maldini e Massara esonerati. Quale il futuro?
L’editoriale del Direttore.
Una bella domanda per la quale nessuno, credetemi, ha la risposta giusta.
La notizia di ieri sera, ve l’ho riportata appena saputa intorno alle 22.30, è che Paolo Maldini è stato esonerato e con lui Frederic Massara. La cosa è maturata ieri mattina durante un summit tra Gerry Cardinale e Paolo Maldini che si è tenuto in un hotel in centro a Milano.
In realtà però non è stata una cosa improvvisa ma sembra che Cardinale sia arrivato al meeting già con la lettera di licenziamento. Non è quindi stato Maldini a lasciare il Milan ma Cardinale ad esonerarlo.
Notizie certe e documentate non ce ne sono, come sempre quando il Milan si muove. Tutto è abbastanza ermetico ma le indiscrezioni che sono trapelate parlano appunto di esonero.
Già lo scorso anno i contratti del duo Maldini & Massara sono stati rinnovati all’ultimo momento, cioè a fine giugno.
Pare che alla base di questa rottura ci siano fondamentalmente due cose: in primis il mercato estivo della scorsa stagione giudicato non adatto per la spesa effettuata e in secondo luogo un percorso in campionato giudicato insufficiente (ovvero un quinto posto virtuale che non avrebbe prodotto un piazzamento in Champions League).
Quest’ultimo dato avrebbe poi generato una divisione di idee anche su Pioli, a quanto pare giudicato idoneo da parte di Cardinale, per il suo percorso in Europa che ha portato il Milan fino alle semifinali di UCL, ma non da parte di Maldini.
A questo punto vi lascio fare i vostri ragionamenti con tutta la “dietrologia” del caso e, come si dice in questi casi, “unire tutti i puntini con delle linee” dove i puntini sono rappresentati dagli accadimenti successi durante la stagione appena clonclusa (mercato estivo, mercato invernale, atteggiamento dei giocatori, scelte di Pioli ecc ecc).
A mente lucida (sono le 6 del mattino mentre scrivo questo articolo, quindi 8 ore dopo quanti accaduto) posso serenamente scrivere un paio di concetti:
- la perdita di Paolo Maldini fa un po’ paura perché era un uomo di grande personalità, di campo e di spogliatoio, che legava con molti giocatori ma (e qui mi metto nei panni di chi ha investito 1 miliardo e 200 milioni di euro, non propri ma di investitori che vogliono risultati) chi ha detto che la stagione del Milan campione d’Italia era da 8 con un quinto posto non era né Furlani né Cardinale … e anche nell’ultima conferenza stampa Pioli ha lasciato intendere che 8 è un voto esagerato.
- Adriano Galliani, che lo conosce molto bene, ci aveva visto lungo e qualche tempo fa disse : Paolo Maldini è un mito ed è certamente un buon talent scout. Ma non è un uomo-azienda, non accetta le gerarchie, ha un ego enorme che mal si concilia nel lavoro di team.
Ovviamente è impensabile credere che senza Maldini tutto rimanga tale e quale. Ci troveremo a che fare con un altro Milan.
Non posso dire in questo momento se sarà peggio o meglio di ciò che abbiamo avuto fino ad ora ma penso che noi tifosi dovremo solo stare a guardare, giudicando ciò che succederà da oggi in poi con lucidità e senza pregiudizi.
Il tempo ci dirà se i due signori nella foto avranno avuto ragione e dovranno dimostrarcelo.
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Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall’età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
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