22 Novembre 2024

RossoneroBlog

Fatti ed opinioni su AC Milan

Obiettivo Samardzic e … quante se ne dicono di sciocchezze sull’ “algoritmo”!

Billy Beane (sinistra) e Lazar Samardzic (destra)

Samardzic come sostituto di Diaz? Il metodo Moneyball è già applicato da decenni nel calcio.

Il portale tuttoudinese.it , dedicato appunto alla squadra friulana, scrive che l’algoritmo Moneyball avrebbe individuato in Lazar Samardzic il sostituto ideale di Brahim Diaz, dopo che lo spagnolo è ufficialmente rientrato al Real Madrid. Il giocatore serbo quindi sarebbe il trequartista ideale per il Milan. Tutto Udinese prosegue poi scrivendo che ci sarà da trattare con i friulani ma che Samardzic è stato “scelto” come obiettivo numero uno dei rossoneri. Siccome, di solito si dice, “tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare” , staremo a vedere se la cosa si concretizzerà.

Aldilà del fatto che apprezziamo Samardzic come giocatore, c’è anche da dire che non è la prima volta che il suo nome viene accostato al Milan dato che era già successo nelle due precedenti campagne estive di trasferimenti. Ciò che invece stupisce è la facilità con la quale si liquida il processo di scelta dei giocatori da parte dell’attrezzatissimo Reparto Scouting guidato da Geoffrey Moncada semplicemente immaginando che i suoi addetti guardino un monitor sul quale un algoritmo chiamato Moneyball faccia uscire dal cilindro magico il nome del calciatore giusto.

Chiamiamolo pure “Moneyball” questo metodo sviluppato quasi 30 anni fa da Billy Beane, allora general manager degli Oakland Athletics di baseball e oggi consulente di Red Bird al Milan, insieme a Paul DePodesta suo assistente per il lavoro sulla sabermetrica, termine coniato dallo scrittore di baseball e storico Bill James che deriva da SABR, ovvero acronimo per Society for American Baseball Research, di fatto lo studio e l’analisi del baseball attraverso le statistiche, così da curare il mercato dei giocatori, ma anche la loro alimentazione e i loro allenamenti.

La sabermetrica è arrivata anche nel calcio nel corso degli anni, tanto che ad esempio i norvegesi del Midtjylland sono riusciti ad iniziare un ciclo vincente proprio utilizzando dati e numeri per conquistare trofei. Nel 2015 a Liverpool, Ian Graham (responsabile del Dipartimento Statistiche) fece vedere al neo assunto allenatore Jürgen Klopp un dossier sul suo Borussia Dortmund 2014-15.
Il Dortmund era arrivato settimo, ma studiando ogni azione di ogni partita Graham aveva determinato che il suo reale valore sarebbe stato quello del secondo posto.
Klopp reagì stupito quando sentì menzionare uno 0-2 contro il Mainz in cui qualsiasi statistica avanzata avrebbe determinato una netta vittoria del Dortmund, sconfitto invece da un gol fortunoso e un autogol, e il succo era questo: se il settimo posto valeva in realtà il secondo, Klopp aveva fatto un lavoro forse migliore che nei due anni dei titoli vinti e anche per questo motivo era stato chiamato a sostituire Brendan Rodgers. 

Fu Graham che suggerì a Klopp l’acquisto di Modo Salah dalla Roma, dopo che era stato bollato come inadatto alla Premier League sulla base di sole 13 partite con il Chelsea. Graham scoprì che in realtà in quelle poche occasioni l’attaccante egiziano non era andato peggio di quanto poi fatto alla Fiorentina e alla Roma, e che dunque valesse la pena acquistarlo. 
Per la cronaca, Salah chiuse il suo primo anno al Liverpool con 44 gol e 16 assist in tutte le competizioni e quello appena concluso ha visto il suo ruolino di marcia segnare 30 gol e 16 assist sempre in tutte le competizioni.
E, sempre per la cronaca, il Liverpool dall’avvento di Klopp su 8 stagioni ha raggiunto un piazzamento in Champions League 6 volte centrando il titolo di campione nel 2019/20, il secondo posto nel 2018/19 e 2021/22 ed il terzo posto nel 2020/21. Solo in quello appena con cluso ha avuto una leggera flessione arrivando al 5° posto.

Ricordando inoltre che Klopp si è sempre detto fedele ai metodi tradizionali ma dopo un colloquio con Graham accettò di inserire le informazioni statistiche nella preparazione delle partite e nella ricerca di nuovi giocatori.
Tornando al Milan, quello che ora viene liquidato con il nome algoritmo è quindi, come ha ben spiegato Federico Zacaglioni in questo nostro articolo, un metodo basato sull’”intelligenza” dei dati, sulla trasformazione dei big data (la massa di informazioni statistiche che si raccolgono sui calciatori) in good data (la capacità di estrapolare quei dati che mettono in luce quello che serve al tuo club per essere competitivo restando nel perimetro delle risorse concordate collegialmente da area manageriale, finanziaria e sportiva).  

Ora, senza ridurre il tutto a “l’algoritmo ha scelto Samardzic” che sembra un po’ come quando guardavamo in TV “gira la ruota” di “OK il prezzo è giusto”, se il serbo sarà il giocatore adatto a sopperire alla mancanza di Brahim Diaz sarà poi compito di Moncada e Furlani imbastire la trattativa con l’Udinese e vedere di portare a Milanello il giocatore.


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