Nel giorno delle sue esequie di Stato, mi appresto a scrivere quello articolo dedicato al Presidente più vincente di tutta la storia non solo del Milan ma d’Italia. Silvio Berlusconi è stato il Presidente degli Immortali, degli Invincibili e dei Meravigliosi. È stato anche il Presidente di 8 scudetti, 5 Champions League, 2 Coppe Intercontinentali, 5 Supercoppe UEFA, 7 Supercoppe italiane, 1 Coppa Italia e 1 Mondiale per Club. Nessuno, come detto, è stato un Presidente più vincente di lui.
Ha sempre voluto ed immaginato un Milan che incantasse con il bel gioco, ha voluto e pensato un calcio sempre offensivo sia in casa che in trasferta, ha sempre trasmesso a tutti il concetto che l’avversario è indispensabile nello sport. Mai un nemico, ma un competitor da affrontare giocando bene. Al Milan ha fatto arrivare campioni indimenticabili del calibro di Marco Van Basten, Ruud Gullit, Frank Rijkaard, Kakà, Andrji Schevchenko, Pippo Inzaghi, Andrea Pirlo, Carlo Ancelotti, Roberto Donadoni, Jean Pierre Papin e molti altri ancora … l’elenco è lunghissimo.
Ma è stato anche il Presidente che ci vedeva lungo quando licenziò una leggenda come Nils Liedholm per far accomodare in panchina un certo Arrigo Sacchi da Fusignano che aveva il solo merito di aver fatto delle belle cose con il Parma. Sacchi al Milan festeggerà con Berlusconi uno scudetto, due Coppe dei Campioni, due Intercontinentali e altrettante Supercoppe europee.
Berlusconi ricoprì la carica di Presidente del Milan dal 1986 fino al 2004, quando si dimise a seguito dell’approvazione di una legge disciplinante i conflitti d’interesse. Fu poi presidente per altri due anni, dal 2006 al 2008, quando lasciò la carica per lo stesso motivo, dopo essere diventato Presidente del Consiglio, e presidente onorario dal 2012 al 2017, quando, dopo 31 anni di gestione, cedette la proprietà. Proprio alla gestione di Berlusconi è legata la presidenza più vittoriosa nella storia del club, con 26 trofei conquistati, che salgono a 29 se si considera il periodo in cui la carica fu vacante, per i motivi sopra citati, ma durante il quale Berlusconi mantenne la proprietà del club.
Scopri di più da RossoneroBlog
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
Altri articoli
Emerson Royal: un’analisi
Ibrahimovic, prima e dopo
A pensar male si fa peccato, però a volte ci si indovina