Perché crescendo il bilancio si alza l’asticella per il prossimo mercato estivo
Nella scorsa stagione l’exploit del Milan in Champions League ha portato i ricavi in alto e all’utile di bilancio, un risultato che non si verificava addirittura dal 2006 (all’epoca il Milan chiudeva l’esercizio al 31 dicembre). Per la stagione 2022/23 il risultato netto a bilancio dovrebbe essere positivo per quasi 13 milioni di euro, rispetto al rosso di oltre 66 milioni di euro della stagione dello Scudetto, quella 2021/22 dove comunque i ricavi erano cresciuti del 14%, attestandosi a quota 297,7 milioni di euro.
Per la stagione conclusa il fatturato si aggira intorno ai 375 milioni di euro, in crescita di oltre 77 milioni rispetto alla passata stagione. A spingere i ricavi in alto è stato il percorso di Champions League, interrotto in semifinale dall’Inter, sia in termini di incassi allo stadio d San Siro (includendo anche il campionato, dove spesso è stato visto il sold out) che per i diritti TV, inclusivi quelli della Serie A.
Al netto dei costi, che si nono aggirati intorno ai 350 milioni (includendo anche rinnovi di contratto di diversi calciatori chiave della prima squadra), gli utili quindi si sono aggirati intorno ai 13 milioni di euro. È ovvio che non appare una crescita esplosiva ma è comunque una crescita che segnala un trend in crescita in netto miglioramento rispetto, ad esempio, al -66,5 milioni del 2021/22.
Non sono stati inclusi alcuni numeri in entrata come ad esempio il rinnovo con Emirates, con importo raddoppiato rispetto alle precedenti stagioni, perché chiuso dopo la chiusura di bilancio. Voce quindi che ritroveremo nel bilancio d’esercizio 2023/24 così come altri accordi commerciali fatti in seguito.
È quindi evidente come, dall’avvento dei primi americani (Elliott Investments) con il proseguire dei secondi (Red Bird Capital Partners), la società AC Milan abbia intrapreso a partire dal 11 luglio 2018 quando appunto Elliott rilevò la società dal cinese Yong Hong Li un percorso di crescita che a 5 anni di distanza sta finalmente facendo vedere il segnale “più”.
Questo progetto che prevede l’autosostenibilità della società, quindi senza continui immissioni di capitali a fondo perduto da parte della proprietà come succede in altre squadre sia italiane che europee, deve portare nella sua ottica finale il Milan ad annoverare il suo nome tra le big europee che ogni anno si permettono di comprare i pezzi migliori in sede di calciomercato. In questo obiettivo, lo stadio di proprietà – progetto in atto già da tempo – non potrà fare altro che velocizzare la crescita.
Già quest’anno il mercato estivo rossonero è stato condotto con molta oculatezza e mirando a profili ben studiati per poter fornire a Mister Pioli giocatori con specifiche caratteristiche ma, il bello della cosa, è che il tutto è stato fatto reinvestendo completamente il denaro ricavato dalla cessione di Sandro Tonali al quale sono stati aggiunti una cinquantina di milioni avuti dalla stagione precedente al netto di spese.
L’obiettivo ora è quello di continuare a crescere in questo senso ed alzare l’asticella in fase di calciomercato per potenziare la squadra sempre di più. Una cosa che permetterebbe di ottenere maggiori risultati sportivi che, in termini economici, si traducono in maggiori entrate. Entrate che poi, come in un circolo virtuoso, al netto di spese e distribuzione dei dividendi agli investitori vengono indirizzate nuovamente a potenziare la squadra e via che si continua.
Quindi, una società dinamica come il Milan che non si ferma mai sta già pensando alla sessione estiva 2024 del calciomercato puntando a determinati obiettivi. Uno degli obiettivi deve essere giocoforza un attaccante giovane e forte e uno dei nomi che sta circolando con una discreta insistenza è quello di Jonathan David.
Il centravanti canadese classe 2000 del Lille era già stato avvicinato con un timido tentativo nelle ultime ore di calciomercato appena concluso e i rossoneri ne avevano chiesto il prestito ai francesi, ricevendo però un no come risposta. David in ogni caso è seguito dallo Scouting di Moncada già da tempo e ad oggi è il primo obiettivo per l’attacco della stagione 2024-2025. La sua valutazione attuale è altissima, si parla di almeno 60 milioni di euro, ma il suo contratto scade nel 2025 con la conseguenza che il Milan potrebbe puntare a prenderlo a un anno dalla scadenza con un costo più basso
David è un attaccante abile sia con il destro che con il sinistro, forte a livello tecnico e molto abile nell’uno contro uno ed è molto forte tecnicamente. Nella scorsa stagione in Ligue 1 ha concluso 40 apparizioni complessive in tutte le competizioni (campionato e Coupe de France) con uno score di 26 goal e 4 assist. Ovviamente con coerenza ce n’è tanta ma il Milan conta appunto di muoversi in anticipo per batterla.
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