Le fandonie degli ecologisti e le manovre della parte politica avversa. Il Milan punta alla qualità.
L’Editoriale del Direttore
La consigliera regionale Michela Palestra, ex-sindaco di Arese che a fronte di 6,5 milioni di euro ricevuti dalla concessione dell’ex-territorio della “fu” Alfa Romeo permise qualche anno fa la costruzione di un centro commerciale di 98.000 mq a soli 2 km dal centro cittadino che ancora oggi nei weekend crea un aumento enorme del traffico con disagio per la cittadinanza , dopo essere stata vice-presidente del Parco Agricolo Sud Milano, oggi nella sua veste di consigliera regionale si è scagliata contro la costruzione del nuovo stadio del Milan a San Donato Milanese affermando che il territorio individuato dalla società rossonera (e poi ottenuto attraverso l’acquisto della società SportlifeCity che ne era proprietaria) facesse parte del Parco Agricolo Sud Milano.
Cosa assolutamente falsa perché proprio dalle mappe ufficiali sul sito web del Parco si vede che tale area è situata fuori dai suoi confini.
Poi ha affermato che l’AC Milan avrebbe provveduto a “colare” cemento per la totalità di 220.000 mq , quando in realtà l’area sulla quale si edificherebbe sarebbe di circa 75.000 mq.
Tutte queste balle per attaccare il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana (Lega), di parte politica avversa … e chi se ne frega dello stadio e di quello che porterebbe a livello di indotto , cosa invece ben sottolineata dal sindaco di San Donato Milanese.
Infine oggi, dopo le ennesime e sempiterne proteste di Verdi, ambientalisti ed ecologisti vari che preferiscono che l’area scelta venga lasciata all’incuria, al degrado e allo spaccio di droga (oltre che all’occupazione abusiva di una cascina nel luogo) e che parlano di cemento a vanvera, esce la notizia che il Milan punta ad avere uno stadio primo in Italia ad avere una certificazione LEED Gold.
Di cosa si tratta?
Tra i protocolli per l’edilizia sostenibile più diffusi a livello mondiale c’è indubbiamente la certificazione LEED, ormai molto conosciuta anche in Italia, acronimo di Leadership in Energy and Environmental Design.
Lo scopo del protocollo LEED è quello di aumentare il livello di risparmio energetico e idrico degli edifici, diminuendo parallelamente le emissioni di anidride carbonica. Non è tutto qui: i protocolli LEED prendono in considerazione anche la qualità ecologica degli ambienti interni, la scelta del sito e via dicendo.
Per ottenere la certificazione, che sottolineo ha valenza internazionale, si deve ottenere un certo punteggio in base ad alcuni parametri.
Le aree prese in considerazione, più nel dettaglio, sono otto (stando alla versione 4.0 del protocollo statunitense); in ogni area sono presenti più voci, ognuna delle quali può ricevere un punteggio diverso. Ecco in ogni caso le otto categorie attualmente utilizzate:
– Trasporto e Ubicazione (LT)
– Sostenibilità del sito (SS)
– Efficienza risorse idriche (WE)
– Energia e Atmosfera (EA)
– Materiali e Risorse (MR)
– Qualità degli ambienti interni (IEQ)
– Innovazione (I)
– Priorità Regionale (PR)
L’ente certificatore LEED prende in esame ognuna di queste aree, assegnando diversi punti. Il punteggio minimo per ricevere la certificazione LEED è di 40 punti (in questo caso si riceverà la certificazione LEED di base), poi c’è la LEED Gold, ottenibile tra i 60/79 punti e infine il punteggio massimo raggiungibile è tra 80/110 punti, i quali danno accesso alla prestigiosa certificazione LEED Platinum.
Non dimentichiamo inoltre che sui 220.000 mq presunti interessati all’edificazione del nuovo stadio, si parla di costruzione vera e propria per circa 75.000 mq (con certificazione LEED Gold) , quindi circa il 34% a fronte di un restante 66% che rimarrebbe verde. Oltre alla riqualificazione dell’intera area si sta parlando anche di implementare nuovi servizi di viabilità nonché della possibilità di creare posti di lavoro.
Se a San Donato non vorranno fare la pessima figura di Beppe Sala a Milano, dovranno quindi provvedere.
Si ringrazia l’Avv. Felice Raimondo per l’approfondimento sulle certificazioni LEED
Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall’età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
Scopri di più da RossoneroBlog
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
Altri articoli
Come direbbero a Roma … aridàje!
Tutto il marcio nella Lega
Bologna-Milan rinviata. La solita farsa all’italiana