Come per la partita contro il Newcastle, anche questa lascia un po’ l’amaro in bocca. È vero che nel primo tempo i due cardini principali della manovra d’attacco si sono fatti vedere poco, ossia Leao e Pulisic, ma comunque anche il Borussia non è che ci abbia spaventati più di tanto a parte un paio di incursioni di Malen.
Una partita giocata a viso aperto fino all’ultimo da entrambe le squadre, con una collezione di occasioni – e di errori – notevole. Forse alla fine è il Milan a uscire dal campo con più rimpianti: sui piedi di Giroud, Pulisic e Chukwueze le occasioni migliori, tutte sprecate. Nel secondo tempo Leao comincia ad inventare e fornisce palloni ai compagni che però non sfruttano.
La foto che ho scelto è emblematica del fatto che nella seconda frazione di gioco il portoghese ci ha messo del suo. Ha creato molto ma i compagni non hanno sfruttato le occasioni. Persino Theo è riuscito a sbagliare di testa un goal che andava fatto, dietro un cross pennellato da Leao che lo ha cercato appositamente. Così come al 86′ serve Chukwueze che però pasticcia davanti al portiere tedesco. La palla arriva a Reijnders che la butta fuori…. e anche questo andava concluso.
Qualcuno dice che ci manca il mastino d’area. Il Milan è una squadra che produce molto ma, per un motivo piuttosto che un altro, concretizza poco. Ripeto, ciò che abbiamo visto contro il Newcastle lo abbiamo rivisto contro il Borussia seppur in misura leggermente inferiore.
La notizia clamorosa arriva piuttosto da Newcastle, con Tonali e i suoi compagni che schiantano a sorpresa per 4-1 il PSG rimescolando ulteriormente le carte in un gruppo F che si giocherà sui dettagli. Ora siamo costretti a vincere per dare sostanza a una classifica che ora ci vede al terzo posto, fuori dagli ottavi.
È ovvio che sono amareggiato per il pareggio ma alla fine, pensandoci bene, non sono deluso perché il Milan è andato a giocarsela a viso aperto nel temibile Westfalenstadion contro una squadra che non perdeva in casa in Champions dall’agosto del 2022. Due squadre che infine si sono annullate. Le statistiche parlano di 18 tiri (die cui 3 in porta) per il Borussia e 14 tiri (di cui 2 in porta) per il Milan. Ed è qui la differenza: creare 14 occasioni e non concretizzarne neanche una, diventa un problema.
Ma come dicevo prima non è che ci manca il mastino d’area perchè in fondo contro i tedeschi ci hanno provato Giroud ma anche Theo, Reijnders, Leao, Pulisic, Chukwueze e persino Thiaw di testa. È il cinismo che manca, non un centravanti vecchio stile.
Alla fine ci sono due considerazioni da fare: La prima è che da Dortmund arriva comunque un segnale forte di tenuta difensiva: un solo gol subito nelle ultime cinque partite dopo l’1-5 nel derby sono la prova di una solidità ritrovata là dietro. La seconda è che l’ottobre terribile dei rossoneri è solo all’inizio: sabato la trasferta a Marassi contro il Genoa prima della sosta per le nazionali (ma quand’è che le concentreremo tutte a fine stagione?), poi il trittico di fuoco con Juventus in casa, Psg a Parigi e Napoli al Maradona. E questo periodo ce la racconterà per vedere la tenuta di questo Milan.
Ora ci occorre una vittoria a Parigi il prossimo 25 ottobre per cominciare a salire la china di un percorso che ci vede attualmente in salita. E nel frattempo, come dicevo, sabato è già ora di incontrare il Genoa dell’ex Gilardino.
Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall’età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
Scopri di più da RossoneroBlog
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
Altri articoli
Ma allora, dove si farà questo stadio?
Esiste un caso Leao?
Il Milan ed i grandi rimpianti