Il campionato è finito, tra poco cominciano gli Europei e si stanno già intravedendo i primi movimenti di calciomercato.
Un aspetto finito momentaneamente in secondo piano è la questione del nuovo stadio di proprietà del Milan.
Tralasciando quello che ne verrà fuori dalla presentazione del restyling di San Siro da parte della società WeBuild e tralasciando anche di parlare della pessima gestione dell’intera faccenda da parte dell’amministrazione comunale di Milano, vi porto un esempio del perché è fondamentale che il Milan abbia un suo impianto di proprietà.
Il 29 e 30 maggio scorsi il nuovo Santiago Bernabeu di Madrid ha ospitato due concerti della stella americana del pop Taylor Swift, entrambi nelle immagini sotto. Ovviamente sono stati un successone, concerti esauriti ma con non poche polemiche per la tanto decantata insonorizzazione del nuovo impianto che però poco ha potuto davanti ai decibel della band americana. Al concerto infatti sono stati rilevati 87 decibel su un massimo consentito di 58. Il Real pagherà una multa, dopo le proteste delle abitazioni adiacenti allo stadio, ma la cosa interessante è che la squadra madrilena non se ne preoccuperà più di tanto perché sarà davvero poca cosa rispetto a quanto i due concerti hanno generato per le casse dei Blancos.
Infatti i due concerti hanno generato un totale di 13 milioni di euro, di cui il Real Madrid riceverà 9.1 milioni di euro, poiché l’accordo con Legends e Sixth Street prevede che il 70% dei profitti dei concerti vada sul conto del club spagnolo. Per non parlare dei milioni di euro che sono stati iniettati nel settore alberghiero e dei servizi che vanno a finire nel bilancio della città grazie a questi due concerti.
Non soffermiamoci sulla questione “suono” perché il nuovo stadio del Milan sorgerà tra snodi stradali e lontano da centri abitati in un’area che consentirà una completa dispersione del suono ma invece puntiamo l’attenzione sulla cifra che lo stadio potrà trattenere per sé una volta che ospiterà eventi e concerti a campionato e coppe finite. Anche se non alle cifre che il Real ha concordato per il suo impianto, possiamo immaginare che la cifra preventivata di 100 milioni annui di ricavo grazie al nuovo impianto non sia così lontana dalla realtà.
Non dimentichiamo infatti che lo stadio sarà parte di un complesso più ampio che comprenderà zone di ristorazione, un hotel, un auditorium per 3.000 persone, il Museo Milan, Casa Milan e un bel numero di parcheggi tutti gestiti dalla società.
Ed ecco perché il restyling di San Siro, proposto come ultima speranza di trattenere Milan ed Inter da parte del Comune di Milano, non potrà essere la soluzione ottimale per i due club.
San Siro infatti, ricordiamolo, è di proprietà del Comune e i due club pagano un affitto.
Per controbattere subito la classica obiezione “ma Red Bird quei soldi li terrà per sé”ricordiamo subito che lo scopo ultimo della società di Gerry Cardinale non è incassare soldi dalla gestione di questi impianti bensì quello di triplicare il valore della società AC Milan in un arco temporale definito (ipotizzabile in 8-10 anni) per poi rivender il tutto al miglior offerente. Ecco dove alla fine Red Bird guadagnerà … come ha sempre fatto.
Lo stadio ed il suo contorno saranno solo degli strumenti che Red Bird utilizzerà per incassare denaro e reinvestire nella società e nella squadra, per far crescere entrambe in ottica dello scopo finale.
Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall’età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
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