Il Milan in 9 partite (tra campionato e Champions League) ha collezionato 3 vittorie, 2 pareggi e 4 sconfitte . Ha segnato 16 gol ma ne ha subiti 13. Dei 16 segnati, 7 sono andati a Lecce e Venezia … due squadre pericolanti. Pur avendo, con ogni probabilità, la rosa forte degli ultimi 10 anni il Milan è arrivato alla seconda sosta stagionale facendo vedere una terribile altalena di discontinuità e parecchie situazioni in campo e fuori campo che preoccupano parecchio i tifosi milanisti.
Il malumore aumenta e, come nella caldaia di una locomotiva a vapore nella quale più si buttava carbone e più la locomotiva sfrecciava, tale malumore è alimentato dall’enorme produzione di polemiche e pettegolezzi che i media forniscono ogni giorno. Certo è che al Milan sembra non si faccia nulla per invertire la tendenza e quindi questi media (giornali, TV e web) hanno materiale in abbondanza per continuare a far crescere la cosa.
Sono come avvoltoi che girano su Casa Milan o il centro di Milanello, pronti ad affondare il becco in ogni “ferita” che si presenta loro. Si va dalla presenza o meno di Ibrahimovic a Milanello piuttosto che al rinnovo di Theo ed il suo agente che smentisce di aver mai chiesto 8 milioni per il suo assistito.
Si continua poi con lo strascico del famoso cooling break e il fatto che comunque Theo fornisce prestazioni in maggioranza deludenti, si prosegue con la mancanza di comunicazione verso l’esterno sottolineando che parlano solo Fonseca e Gabbia e non parliamo degli spunti che la dirigenza e la squadra rossonere forniscono continuamente a questi “avvoltoi” come ad esempio le cessioni di Kalulu o Maldini jr., il teatrino dei rigori fiorentini, le prestazioni deludenti di Emerson Royal, Morata che parla del suo recentissimo passato di depressione … e avanti così!
Mettiamo tutti questi ingredienti in un bel calderone, accendendo sotto un bel fuoco e i media continuano a rimestare questo brodo che aumenta e cresce ogni settimana. Crescita facilitata dalla sosta per le Nazionali, che ogni volta che si presenta fornisce agli “avvoltoi” giorni e giorni in cui attaccarsi alla preda preferita … mentre la maggioranza dei tifosi beve questo brodo ogni giorno, facendo in modo che la delusione ed il malumore aumentino sempre di più.
Il tutto, come se fosse il sale che si aggiunge a fine cottura, viene condito dal valzer degli allenatori che è tornato dopo il fuoco di paglia delle vittorie nel derby e contro il Lecce. Quegli allenatori che dovrebbero sostituire Fonseca. I soliti nomi: Allegri, Sarri, Tudor, Conceiçao, Tuchel, Terzic … ma poi si legge che la società ha dato nuovamente fiducia al suo tecnico portoghese … è come essere la verdura in uno di quegli scola-insalata che usano la forza centrifuga per togliere l’acqua residua dopo averla lavata.
Certamente un cambiamento va fatto e arrivati a questo punto bisogna avere il coraggio di effettuarlo. Non dico che sia per forza necessario un cambio alla guida del Milan. Bisogna sempre dare un po’ di tempo ai nuovi allenatori di poter ottenere le risposte adatte dai giocatori, vecchi e nuovi, ai loro nuovi metodi di allenamento e di strategia in campo. È però altrettanto evidente che ad oggi questi sono di difficile assimilazione da buona parte della squadra e pertanto si deve avere l’intelligenza (non si parla di coraggio in questo caso) di cambiare le proprie convinzioni tattiche ed adeguarsi a quelle che sono le caratteristiche dei giocatori.
E se è vero che questo tipo di cose non le deve decidere Gerry Cardinale in persona, che in quanto proprietario del fondo che ha investito nell’acquisto di AC Milan ha come fine ultimo quello di rivendere il tutto guadagnando e dividendo gli utili tra i suoi investitori , sono proprio le persone che lui ha messo a capo della struttura che devono decidere il da farsi e lo devono fare in fretta.
Arrivo persino a capire che il triumvirato composto da Ibrahimovic, Furlani e Moncada possa trovare rischioso prendere certe decisioni … ne andrebbe del loro posto di lavoro e sarebbe una macchia nella loro carriera se dovessero decidere cose che poi si possano rivelare negative ma d’altronde è a loro tre che dobbiamo l’assunzione di Paulo Fonseca.
Per correggere una decisione che si sta rivelando potenzialmente sbagliata bisogna avere il coraggio (in questo caso sì che si parla di coraggio) di prenderne altre e mettere mano nuovamente a tutta la faccenda , confrontandosi poi con il patron Gerry Cardinale.
Nel frattempo io, non potendo fare altro che scrivere queste cose esternando il mio disappunto per tutta questa situazione, non posso fare altro che sedermi e come un monaco buddista mettermi nella posizione del loto ed attendere un cambiamento, mentre gli avvoltoi girano in continuazione su Casa Milan. Attendo con fiducia, come faccio sempre, perché convinto che tempi migliori arriveranno … anche nel breve.
Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall’età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
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