L’opinione di Antonio Scibetta
Ennesima partita a due facce del Milan: inguardabile nel primo tempo, sufficiente nel secondo. Per l’ennesima volta questa squadra è capace di far diventare fenomeni i calciatori di una squadra semplicemente mediocre e peraltro in dieci uomini per gran parte della partita.
Lenti, macchinosi, tanto possesso sterile e in continua sofferenza sulle ripartenze degli avversari. Una squadra in cui tutti non riescono a prendere una iniziativa degna di nota con continui retropassaggi al portiere. Leao è la faccia di questo Milan: incapace di incidere e saltare l’avversario, limitandosi a appoggi all’indietro elementari.
Chiaro che qualcosa tra lui è Fonseca si è rotto: o è il primo che rema contro, o il secondo che non sa motivarlo. Sicuramente la realtà sta in mezzo, ad onor del vero, se un capo non sa motivare i suoi uomini più rappresentativi, o al contrario tende anche inconsciamente a demotivarli, ovviamente questi mollano.
Sarà un caso che con l’ingresso di Chukwueze e Okafor la musica è cambiata: si è rivista una manovra più veloce e uomini che saltano l’avversario. Nonostante le panchine i due subentrati sono motivati quando scendono in campo. Altro subentrato è stato Camarda: del giovane attaccante ricorderemo in questa partita l’urlo di gioia strozzato.
Un vero peccato, ma certamente non mancheranno future occasioni per lui. Purtroppo oggi Fonseca con i suoi calciatori è un continuo “Come vorrei, come vorrei che fosse possibile…”
Antonio Scibetta è un appassionato tifoso milanista, editorialista attento e preciso. Come gli altri collaboratori di questo sito è membro del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
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