Proviamo a fare un’analisi su uno dei giocatori rossoneri più controversi di questa stagione. Parliamo di Emerson Aparecido Leite de Souza Junior detto anche Emerson Royal.
Prima di tutto partiamo dal presupposto che le trattative di mercato del calciomercato estivo 2024 erano state aperte ufficialmente il 1° luglio e chiuse il 31 agosto ma si sa benissimo che il calciomercato praticamente non chiude mai e risulta che Emerson Royal sia uno dei nomi voluti dal nuovo coach Paulo Fonseca.
Questo per dire che a fronte del fatto che praticamente dal mese in cui il Milan ha deciso di puntare su Fonseca per sostituire Pioli (cioè maggio 2024) c’era tutto il tempo per analizzare i profili di decine di terzini destri ed imbastire le relative trattative.
Inoltre per 15 milioni, cifra pagata al Tottenham per avere il brasiliano, di alternative a Royal il Milan avrebbe potuto trovarne … ma ha deciso di puntare su di lui, aspettandolo fino a Ferragosto.
È palese a questo punto sia stata una scelta mirata per la quale si siano valutate determinate caratteristiche funzionali al nuovo gioco del Mister, quelle che probabilmente a Davide Calabria mancano.
Fonseca, riferendosi al brasiliano, in più di una occasione ha detto che lo vedrebbe molto bene come terzino bloccato cioè in pratica l’esatto contrario di Theo Hernandez che invece spesso e volentieri si sgancia in avanti per andare a fraseggiare con Rafael Leao o magari puntare a rete.
Questo perché quando il francese si proietta in avanti, la difesa a quattro rossonera dovrebbe posizionarsi con tre elementi, di modo che il centrocampo possa alternativamente proporre appunto Hernandez o Reijnders in proiezione offensiva a supporto dell’attacco.
Royal quindi difficilmente potrebbe essere il terzino destro che spinge sulla fascia.
Inoltre Royal rimane idealmente bloccato in difesa di più o di meno secondo quale compagno sulla sua fascia recita il ruolo di esterno destro. Christian Pulisic infatti è più propenso e ha i mezzi per tornare indietro ed aiutare il terzino mentre Samuel Chukwueze, nonostante al sua ottima applicazione, non sempre arriva agli stessi numero dell’americano.
Tutto questo sulla carta e in teoria. In pratica invece, se facciamo una comparazione delle statistiche di Royal sulla sua scorsa stagione al Tottenham verso l’attuale al Milan, vediamo che il terzino ha migliorato in alcuni aspetti in maniera assolutamente netta mentre in altre riguardanti l’aspetto difensivo è in ribasso.
Nell’immagine sotto in blu il periodo al Tottenham, in rosa quello al Milan. Royal è nettamente in ascesa sui numeri riguardanti la percentuale di cross effettuati, gli xA (cioè gli expected assist in una partita – cioè la probabilità che un passaggio diventi assist ovvero azione da goal), i passaggi progressivi e la percentuale di riuscita nel gioco aereo mentre è in drastico calo sul numero di azioni difensive a partita e sulla percentuale di riuscita nei duelli difensivi.
In pratica i numeri dicono l’esatto contrario di quello che Fonseca dichiara circa il ruolo del terzino brasiliano.
La cosa che definirei quantomeno singolare è che i tifosi rossoneri, allo stadio o davanti alla TV, hanno sempre l’impressione che Emerson Royal non si proietti mai in avanti (quante volte lo abbiamo visto superare la linea di centrocampo e poi passare indietro ad un centrale?) e che sia anche in affanno per difendere. In pratica risulta destabilizzante per il tifoso capire come mai il Milan abbia speso 15 milioni aspettando fino a Ferragosto un giocatore che agli occhi sembra non sia adatto al ruolo.
Come dico spesso, nelle massime serie dei campionati europei non esistono calciatori brocchi ma casomai sfruttati male o fatti giocare altrettanto male. È quindi difficile affermare che un calciatore diventi improvvisamente un brocco e che la società abbia preso un abbaglio nel rilevare il suo cartellino.
A parer mio Emerson Royal, a tre mesi dal suo arrivo, risente di due fattori: il primo è che Fonseca ancora non ha trovato la quadra nell’applicazione degli schemi tra lui e chi gli sta davanti (specialmente Chukwueze). Un esempio lo abbiamo avuto nell’ultima partita contro il Cagliari dove spesso Augello saltava il nigeriano e Royal si trovava ad aver a che fare sia con lui che con un compagno rossoblu che gli dava manforte.
Il secondo è che non sarebbe il primo giocatore ad avere bisogno di una mezza stagione di tempo per adattarsi ad una serie di nuove situazioni (ambiente, squadra, compagni, mister, schemi).
Non rimane che aspettare per vedere eventuali miglioramenti, magari anche dovuti a qualche cambio di schema o a smettere di cambiare in continuazione i compagni centrali di reparto – ne soffre infatti anche Theo Hernandez – notando però nel frattempo che la media goal subiti a partita da Calabria è di 1,79 mentre quella di Royal è di 1,31.
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