9 Gennaio 2025

RossoneroBlog

Fatti ed opinioni su AC Milan

Milan, il resoconto strategico 2024

Nelle ultime ore sono state pubblicate 24 pagine di un documento della prestigiosa Harvard Business School che analizza il caso AC Milan di cui Giorgio Furlani, alumnus dell’ateneo americano, è attualmente l’amministratore delegato del club. Questo testo esamina il progetto del Milan dall’arrivo di Gerry Cardinale, includendo le opinioni di diversi protagonisti della proprietà e della società.

Dai media sportivi sono stati estrapolati i lunghi interventi del proprietario di RedBird Capital Partners (qui il link all’articolo di MilanNews che ne ha curato la traduzione), anche se non è l’unico a essersi espresso nel documento. Vi invito a leggere quanto ha dichiarato Cardinale per comprendere meglio la sua visione sul futuro del Milan. Non ne riporterò tutto il contenuto per evitare di rendere questo articolo eccessivamente lungo.

Le dichiarazioni di Cardinale risultano particolarmente interessanti alla luce delle recenti contestazioni della Curva Sud, delle voci su una possibile cessione del club e della sua visione per il futuro dell’AC Milan, già espressa in passato.

Ho letto attentamente le sue dichiarazioni, così come quelle di Giorgio Furlani e Zlatan Ibrahimović, e posso affermare con sicurezza una cosa: chi spera che RedBird possa cedere a breve il club a investitori ultra-ricchi, magari arabi o di altre nazionalità, dovrebbe mettersi il cuore in pace.

RedBird ha investito circa 1,2 miliardi per acquisire l’AC Milan, di cui 600 milioni“prestati” da Elliott Investments tramite un vendor loan. Recentemente, Cardinale ha aumentato la sua esposizione finanziaria investendo 170 milioni per rimborsare una parte del prestito a Elliott e rinegoziarne i termini. In totale, l’investimento si compone di 600 milioni iniziali + 170 milioni attuali = 770 milioni, con un residuo di 489 milioni(più interessi) da saldare entro luglio 2028. A scadenza, l’intero affare costerà circa 1,5 miliardi, considerando anche gli interessi.

Non ci sono segnali che RedBird intenda vendere a breve, né si intravedono acquirenti disposti a mettere sul piatto una cifra adeguata dato che, secondo un report di BrandFinance dello scorso luglio, il valore del club è cresciuto del 162% sotto la gestione RedBird. L’investimento recente rappresenta un “rilancio” verso Elliott, confermando che il progetto non solo non è in fase di interruzione, ma sta proseguendo con determinazione.

Tra le dichiarazioni contenute nel documento ci sono due frasi chiave che chiariscono la strategia di RedBird:

  1. Gerry Cardinale ha affermato: “L’Inter ha vinto lo scudetto l’anno scorso e poi è andata in bancarotta (riferendosi all’ex proprietario insolvente, non al club in sé). È questo davvero quello che vogliamo?”
  2. Sempre Cardinale ha aggiunto: “È la coerenza e la minore ampiezza nella volatilità delle performance che massimizza il valore e, in ultima analisi, la longevità.”Tradotto in termini semplici: mantenere risultati economici stabili e ridurre le oscillazioni è ciò che garantisce un aumento del valore e la sostenibilità nel tempo.

Questa visione è confermata da una dichiarazione di Geoffrey Moncada riportata nel documento: “Abbiamo provato a ingaggiare Vinícius Jr. (all’epoca 17enne) e Jude Bellingham (all’epoca 20enne), ma non potevamo competere con il Real Madrid. Dobbiamo accettarlo.” Moncada evidenzia la differenza tra il potere economico del Milan e quello di top club come il Real Madrid.

Cardinale ha inoltre sottolineato che il divario di spesa tra i club italiani e le squadre spagnole o inglesi è significativo. Le interviste contenute nel documento risalgono ad aprile 2024, ma la strategia di RedBird non è cambiata. Anzi, alla luce del rifinanziamento del prestito e del parziale rimborso, è chiaro che RedBird non lascerà il Milan finché il progetto di rivalutazione, anche sportiva, non sarà completato. Solo a quel punto si valuterà una vendita.

Cardinale ha concluso: “Per i miei investitori, che si concentrano sull’apprezzamento del valore finale, il mio lavoro è posizionare l’AC Milan per lottare per lo scudetto ogni anno, qualificarsi per la Champions League ogni anno, e andare il più lontano possibile in Champions League ogni anno. Questo è ciò che massimizza il flusso di cassa e il valore del marchio.”

In questo momento queste dichiarazioni possono apparire ambiziose e non coerenti con la realtà dei fatti, ma l’obiettivo non è cambiato: RedBird non abbandonerà il progetto fino a quando il club non avrà raggiunto il valore desiderato, un valore che crescerà inevitabilmente con risultati sportivi di rilievo.


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