25 Maggio 2025

RossoneroBlog

Fatti ed opinioni su AC Milan

Roma-Milan 3-1: tra VAR a senso unico e dirigenti improvvisati, il Milan saluta l’Europa

Tra errori arbitrali e scelte societarie discutibili, si delinea un epilogo caotico per una stagione deludente.

Pronti, via! Al 3° minuto prendiamo subito un gol su calcio d’angolo (che novità, eh?) e ancora una volta da Mancini (che novità, eh?).
Lo stesso Mancini poi provoca Giménez, che ci casca come un pollo e gli molla una gomitata. Il clown Mancini cade a terra come se l’avessero fucilato.
L’arbitraggio si rivela davvero imbarazzante. Giménez viene espulso per la medesima gomitata che Gabbia aveva subito mercoledì da Beukema, al quale invece non è stato detto e fatto nulla, né da parte dell’arbitro né dal VAR… solertissimo invece per la sceneggiata di Mancini.
L’arbitro poi continua la sua opera di distruzione e grazia Cristante per un fallaccio su Pavlovic, per poi fermare il gioco per un fallo con Alex Jimenez lanciato a rete.

Ad ogni modo, il Milan ridotto in 10 si riscuote e, grazie a una bella azione di Pulisic e Jimenez, pareggia con un tap-in di João Félix.
Squadre in parità al riposo.
Al ritorno in campo si vede un buon Milan, con alcune azioni da rete, fino al gol di Paredes (58’), davvero bello, su calcio di punizione.
Al 65’ entrano Leão, Fofana e Jović per Jimenez, Félix e Loftus-Cheek.
Jović vicinissimo al pari all’86’ e, un minuto più tardi, dopo due parate consecutive strepitose di Maignan, Cristante trova il gol del 3-1.

Nonostante l’inferiorità numerica, il Milan ha giocato creando occasioni, ma non è stato sufficiente. Siamo matematicamente fuori da qualsiasi coppa europea e la prossima stagione dovremo pensare solo al campionato e alla Coppa Italia, mentre la nostra solerte dirigenza penserà invece a star sugli spalti, al player trading, a vendere i nostri pezzi da novanta, a maglie colorate di tutti i tipi ed altre amenità.

A proposito di amenità, continua la telenovela circa il nome del nuovo direttore sportivo. L’ultimo in ordine di tempo è Lee Congerton che, a quanto pare, se prenderà la posizione, diventerà un altro dirigente assunto per un ruolo che non ha mai ricoperto.
E mentre abbiamo assistito giusto ieri al fallimento del progetto Milan Futuro, con la sua retrocessione in Serie D, il buon Geoffrey Moncada – a proposito di persone che svolgono un ruolo che non compete loro – se ne è uscito con questa dichiarazione a DAZN:

“Abbiamo creato Milan Futuro per creare giocatori. Abbiamo avuto sette giocatori che hanno giocato in Serie A col Milan, mai ce n’erano stati così tanti dall’academy. Giocare in B, in C o in D non è così importante per noi. Per noi è importante creare talento”.

Caro Geoffrey, giocare in B, in C o in D non è tutto uguale. Tra le varie serie ci sono delle belle differenze, e i nostri ragazzi ne escono più o meno rinforzati a seconda della categoria in cui giocano… ma quella affermazione, un vero DS non l’avrebbe pronunciata.

Intanto il vero spettacolo si è visto in campo con le partite Inter-Lazio e Parma-Napoli. Non tanto per le partite in sé, che personalmente non ho visto, ma per i risultati che si rincorrevano, alternando al primo posto in classifica ora una squadra, ora l’altra.
Per lo scudetto, tutto rimandato all’ultima giornata.


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