
Oggi è stata svelata – anche se i leak delle settimane passate l’avevano già anticipata – la nuova maglia del Milan per la stagione 2025/26.
Le particolarità del nuovo kit: le classiche strisce verticali rossonere sono arricchite da fiamme che le attraversano e da uno stemma rosso fuoco, offrendo un’interpretazione moderna delle radici storiche del Club e dando vita a un kit “infernale” per giocatori e tifosi.
Ha fatto molto discutere, fin da quando sono iniziate a circolare le immagini non ufficiali, il logo definito “monocromatico”, visibile anche nell’immagine di testata di Rossonerologia.
In realtà, a voler essere precisi, non è del tutto monocromatico, poiché è composto da rosso e bianco… ma certo, non c’è il nero.
La spiegazione di questa scelta può essere riassunta in un paio di particolari. Lo stemma cosiddetto monocromatico è ormai diventato una consuetudine nel calcio moderno. Il Milan lo ha già introdotto gradualmente nel corso degli ultimi anni: sulla maglia Away (2023/24 e 2024/25), sul Third kit (2021/22, 2023/24, 2024/25) e su tutti i Fourth kit dal 2021 a oggi.
Inoltre, secondo i designer di Puma, la scelta stilistica è stata fatta affinché lo stemma risaltasse ancora di più sulle tradizionali strisce rossonere.

È altresì vero che molte aziende, nel corso degli anni, hanno modificato non solo il logo, ma anche i colori, adottando versioni monocromatiche. Un esempio classico è quello di Apple, visibile nell’immagine sopra.
Va detto che il passaggio al monocromatico è tendenzialmente una scelta limitata alla stagione in arrivo, e ovviamente solo alle maglie. Si immagina – e si auspica – che si ritornerà poi al classico stemma a strisce rossonere.


Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall’età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
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