12 Dicembre 2024

RossoneroBlog

Fatti ed opinioni su AC Milan

Atalanta-Milan 2-1. Non siamo noi la grande squadra.

Potrei cominciare questo articolo con questa riflessione ma avrei potuto cominciare mettendo un bel sottotitolo come ad esempio: “L’Atalanta non studia da grande … lo è già”. Sì, perché questo è ciò che è successo. Un primo tempo giocato su ritmi altissimi e con un elevato tasso tecnico e dinamico da entrambe le squadre.

Poi nel secondo tempo la trasformazione del Milan da Dr. Jekyll a Mr. Hyde … come succedeva nella scorsa stagione e come ancora succede in questa, nonostante il cambio tecnico in panchina. Però mentre il Milan di Pioli mostrava spesso due facce della stessa medaglia per scelte tecniche a volte scellerate del tecnico oggi in Arabia, quello di Fonseca invece dopo aver passato circa tre mesi a fare esperimenti sembrava aver trovato la quadra e in molti avevamo belle sensazioni per il match di Bergamo.

A questo punto però, se prima potevamo criticare le scelte tattico-tecniche dell’allenatore portoghese residente sulla nostra panchina ora invece è chiaro che il problema è solo di mentalità.

Quella mentalità che porta una squadra come l’Atalanta a fare un ragionamento molto semplice e cioè “siamo secondi in classifica. Possiamo mollare un po’ l’acceleratore ed accontentarci di pareggiare con il Milan?” ovviamente la risposta doveva essere un bel “no” e così è stato. Hanno pressato e pressato finchè Lookman ha trovato il goal del vantaggio a 3 minuti dalla fine. Perché è così che ragiona una squadra grande.

Il Milan invece si è domandato “siamo settimi in classifica. Giochiamo un bel primo tempo e poi tiriamo i remi in barca nel secondo per accontentarci di un pareggio?”. Anche in questo caso ovviamente la risposta doveva essere un bel “no” e invece dopo un primo tempo spumeggiante, nel secondo è entrato in campo la brutta versione del Dr. Jekyll … quel Mr. Hyde che spesso abbiamo visto nell’ultima stagione ed anche in questa prima parte dell’attuale. Chiaramente non è così che ragiona una squadra grande.

Spiace perché la rosa a disposizione potrebbe offrire prestazioni decisamente migliori e, visto il primo tempo, la partita si poteva anche portare a casa se avessimo applicato la stessa mentalità anche nella seconda frazione di gioco.

La Dea ha giocato fino all’ultimo minuto supplementare, il Milan ha giocato un bel primo tempo ma all’intervallo i suoi giocatori devono aver bagnato qualche circuito cerebrale che ha smesso di funzionare e non sono stati in grado di ripetersi nel secondo … ma la cosa che fa arrabbiare è che non è che sono stati subissati per manifesta superiorità dell’avversario….

No, la formazione bergamasca è forte ma noi avremmo potuto batterla … è solo che si è deciso di portare a casa il pareggio. Però questa non è la mentalità di una grande squadra. Un Milan decisamente spumeggiante nei primi 45 minuti ha lasciato il posto nei successivi 45 ad una squadra che ha fatto circolare la palla moltissimo nella propria metà campo, tirando in ballo moltissime volte Mike Maignan invece di continuare ad attaccare come hanno fatto gli avversari.

Il risultato è che ovviamente si è fatto il gioco della Dea che infatti ci ha punito sul finire del match. Di questa partita salvo solo Maignan che ha fatto alcune parate strepitose, Leao che almeno ha servito un assist bellissimo a Morata per il suo goal (salvo anche lui), la coppia Gabbia-Thiaw che ha fatto il massimo che ha potuto e Musah per il suo solito impegno.

Non mi sento di criticare Fofana e Reijnders perché stanno tirando la carretta dall’inizio della stagione e spero proprio che la dirigenza rossonera capisca che ci vogliono dei ricambi nelle loro due posizioni. Per il resto Theo impalpabile, Emerson come sempre da rivedere (anche se si è proposto molto di più in attacco … ma comunque inconcludente) e spiace per l’uscita anticipata di Pulisic.

Fino al pomeriggio avevamo lo stesso numero di reti subite che aveva l’Inter. La differenza tra il loro terzo poto ed il nostro settimo è che i nerazzurri hanno segnato 34 goal mentre noi 24, cioè 10 in meno. E fare un goal in più dell’avversario è una caratteristica di una squadra grande … nonché lo scopo dichiarato del Milan ad inizio stagione: un gioco d’attacco con forte personalità.

Personalità che non potrà mai esistere se non si cambia la mentalità. Fonseca ha dichiarato nel post-partita “Nel secondo tempo non siamo arrivati davanti cpme nel primo” polemizzando poi sulla decisione dell’arbitro di considerare fallo quell’azione rossonera che poi ha dato origine al calcio di punizione che ha portato nil vantaggio dell’Atalanta.

Sono spesso critico nei confronti dei direttori di gara nostrani ma se abbiamo perso la partita, o meglio se l’Atalanta ha vinto, è solo “merito” nostro …. lo ripeto, “L’Atalanta non studia da grande … lo è già” … noi no. Prevedo che in questa stagione ci accontenteremo di raggiungere il quinto posto, l’ultimo utile per la zona Champions dal prossimo anno. E speriamo di raggiungerlo.


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