Sono passate più di dodici ore dalla partita di ieri sera. Nonostante dopo la partita sia andato a cena a casa di amici (che per fortuna non si interessano di calcio e quindi non si è parlato dell’argomento) e nonostante ci abbia anche dormito sopra , questa mattina mi sono alzato, ho aperto alcuni articoli dei siti e dei quotidiani sportivi ed è subito montata l’incazzatura.
Vorrei fare subito una precisazione: non sono arrabbiato con i giocatori, men che meno sono arrabbiato con la società. Entrambi tecnicamente stanno facendo il loro mestiere e cioè i primi seguono le indicazioni tattiche del loro allenatore e la seconda segue il suo programma mettendo a disposizione del tecnico, di comune accordi con lui, le risorse per portare avanti il programma e raggiungere gli obiettivi stagionali.
Quello che mi fa incazzare sono le dichiarazioni di Stefano Pioli post partita. Alcune sono veramente fantasiose. Come quando qualche settimana fa dichiarò che l’obiettivo di una squadra come il Milan è puntare al titolo oppure come quella di ieri sera quando ha detto “Fosse finita 2-2 c’erano tante cose positive” aggiungendo “Soprattutto nel primo tempo credo abbiamo giocato meglio dei nostri avversari ma non siamo riusciti a concretizzare” …
Mi ripeto, non sono arrabbiato con i giocatori. Al netto di alcune cose che si ripetono da anni, come ad esempio vedere Davide Calabria arrancare dietro al suo avversario, ciò che ieri sera mi ha davvero stupito sono stati i ruoli non ben definiti di alcuni giocatori. Qualcuno di voi potrà dire che i giocatori sono professionisti isti e che devono eseguire ciò per cui sono pagati bene o in alcuni casi molto bene. C’è sempre comunque una linea che divide la teoria dalla pratica. Mi spiego meglio …
Aldilà di Theo centrale che giocoforza anche ieri sera ha dovuto ricoprire questo ruolo (apro parentesi: tralasciamo di parlare il motivo per cui ha dovuto ancora una volta ricoprire quel ruolo) ieri sera ci siamo presentati con una squadra in teoria attrezzata per battere senza problemi l’Atalanta: un portiere di ottimo livello, due terzini d’esperienza, un centrale di ruolo ed un altro occasionale, due mezzali e un mediano, due esterni (destro e sinistro) e un centravanti.
Questo sulla carta … perché poi nel corso della partita ho potuto constatare degli stravolgimenti di ruolo.
Alcuni esempi: in occasione del secondo goal di Lookman ho visto Chukwueze fare il mestiere di Calabria e tentare di contenere De Ketelaere, inutilmente visto che poi ha servito un assist al bacio al nigeriano che ha insaccato.
Ho visto Musah (in teoria un mediano in mezzo alle due mezzali – Reijnders e Loftus-Cheek) fare di tutto: la mezzala, il trequartista, l’esterno …
Ho visto Loftus-Cheek e Reijnders spaesati perché impegnati in ruoli non consoni e l’olandese che non pressava degnamente a centrocampo, forse perché pensava che dietro di lui ci fosse un mediano … che però non c’era in quanto impegnato a fare altro!
Ritornando al discorso della professionalità dei giocatori: qui non si tratta nemmeno di “tirare i remi in barca”, di “svogliatezza”, di “mancato impegno” … ma di stanchezza mentale a fronte del fatto di affrontare ogni volta una partita sapendo che nel corso della stessa il Mister ti chiede in continuazione di fare cose che forse non sono nelle tue corde.
Se fosse una cosa occasionale, professionalmente affronto la partita ma se è una costante, con l’aggravante del fatto che la squadra ha il più alto numero di infortuni in Serie A e ciò si aggiunge agli elementi che destabilizzano a livello psicologico, alla luna stanca. Ma non fisicamente, stanca mentalmente. I giocatori vanno in confusione, lo vede anche un bambino.
Ieri sera ho visto Reijnders, che nelle prime di campionato pennellava passaggi manco fosse Rembrandt, fare dei passaggi e dei tentati filtranti (regolarmente letti dagli avversari) che mi facevano rimanere stranito, chiedendomi come mai facesse cose così … stupide.
A parte il grande Mike Maignan, e che la Provvidenza ce lo conservi così com’è visto che anche ieri sera ha fatto i miracoli, e il rientrante Giroud che aveva voglia di dare il massimo e si vedeva, tutti quanti ieri sera hanno fatto vedere un EVIDENTE calo di prestazioni.
E allora mi domando: possibile che 9 undicesimi hanno un rendimento così basso? Passi che uno, due o tre giocatori possano avere delle debacle a livello fisico o mentale o di concentrazione … ma non nove su undici!
Incidono i continui infortuni? Va bene, ma la colpa non può essere dei giocatori. Anche in questo caso, passi che uno o due o tre o anche quattro possano infortunarsi nel corso di una stagione ma avere a che fare complessivamente con 90 indisponibilità per infortunio, con una media di 5 giocatori a partita è qualcosa che non dipende da chi va in campo.
Incidono i continui cambi di ruolo? Terzini che fanno i mediani, mediani che fanno i terzini, esterni che fanno i terzini, mezzali che fanno i difensori e difensori che fanno i mediani?
Capisco il calcio totale ma noi milanisti abbiamo un esempio lampante di come una squadra possa funzionare molto bene laddove i suoi giocatori ricoprono sempre il loro ruolo, ai quali viene chiesto di fare ciò che sanno fare aggiungendo solo determinati accorgimenti tattici e forse è anche per quello che il numero di infortuni è contenuto. Non bisogna andare a guardare tanto lontano: si chiama Inter.
Una squadra che ha un palleggio davvero da ammirare … perché tutti i giocatori sanno esattamente dove si trovano i compagni.
Una squadra che all’apparenza gioca un calcio non troppo complicato … perché ogni giocatore fa quello che sa fare meglio e i compagni, che fanno altrettanto, lo sanno.
E il bello che questa cosa la fanno da anni … permettendosi di dare quattro schiaffi anche ieri sera all’Udinese , quella squadra che invece con noi fa il bello ed il cattivo tempo. Noi invece abbiamo una squadra in confusione, lo si vede in campo.
Mercoledì faremo una prestazione super come contro il PSG? Può essere ma se fosse così sarebbe l’ulteriore riprova che non è colpa dei giocatori e in ogni caso siamo qui a dipendere dalla sconfitta del PSG da parte del Borussia o attendere che la Juve o l’Inter facciano passi falsi …. ma come si fa a sperare che i bianconeri o i nerazzurri ne facciano?
E faccio ulteriori domande: come si fa a vedere Loftus-Cheek che chiede a Pioli più volte quale posizione prendere in campo?
Perché attendere oltre il 75’ per far entrare Jovic ? (il quale poi ha segnato … e forse era meglio se entrava prima)
Perché Calabria si fa espellere come uno scemo? Forse perché era fuori posizione e il recupero dell’avversario non è il suo cavallo di battaglia? E quindi perché costringerlo a fare il mediano quando è un terzino piuttosto stanziale?
La quadra in campo ieri sera era un’ottima squadra (ripeto, al netto di Theo che non era nella sua posizione) … ma perché ha fatto così pena?
Indipendentemente da come andrà mercoledì sera, c’è un’altra domanda da fare: perché Pioli, un allenatore che evidentemente non ha più nulla da dire e ha finito il suo ciclo, è ancora alla guida del Milan?
Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall’età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
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