Come sempre il calciomercato è argomento che appassiona i tifosi. Ci si entusiasma per i nomi che i media sostengono siano contattati dalle squadre per cui si tifa, ci si accalora perché pensiamo che gli altri stiano facendo un mercato meglio del nostro.
Perché il calciomercato è la classica medaglia a due facce: una sono i nomi che girano e che ci fanno sognare, l’altra è che quella dei nomi che vorremmo nella nostra squadra e spesso “sfumano” (come dicono spesso i giornali).
Però bisogna essere consapevoli di alcune cose:
- Siamo solo al 8 luglio. Il mercato è iniziato una settimana fa e si concluderà il 1° settembre., quindi significa che alla fine delle trattative di calciomercato mancano ancora la bellezza di 55 giorni. In questi 55 giorni può accadere di tutto e di più.
- La storia ci ha insegnato che le trattative si imbastiscono prima dell’inizio ufficiale e che solitamente hanno due esiti, se si concludono felicemente:
a) si concludono con successo nei primi giorni del mercato
b) si concludono con successo a mercato abbondantemente iniziato. Poi c’è anche la possibilità che non si concluda un bel nulla. È un mercato, gente, e ci sono domande ed offerte. - Ulteriore scenario del calciomercato è un breve periodo che noi milanisti conosciamo bene con il nome de “i giorni del Condor”. Sto parlando delle occasioni che il buon Adriano Galliani riusciva a prendere negli ultimi giorni di mercato.
Paolo Maldini e Ricky Massara poi ci hanno abituato in tempi recenti al loro modo di lavorare: in silenzio, sotto traccia e in alcuni casi concludendo in maniera fulminea delle trattative inaspettate.
Tornano alla memoria i casi di Theo Hernandez con il viaggio lflash a Ibiza di Paolo Maldini o la trattativa lampo per l’arrivo di Mike Maignan, accordo con il Lille preso molto prima dell’inizio del calciomercato (per far capire a qualcuno che tutti sono necessari ma nessuno è indispensabile).
Inoltre i nostri validi dirigenti sportivi hanno spesso scovato giocatori che (dobbiamo dire la verità) molti di noi neanche sapevano chi fossero o quasi, ma che poi si sono rivelati molto utili all’economia di gioco della squadra. Oppure hanno puntato su altri che le loro squadre di origine hanno lasciato andare con molta fretta.
Gli esempi che saltano in mente sono Fikayo Tomori, Ismael Bennacer, Rade Krunic, Simon Kjaer o Alexis Saelemakers.
Perché tutto questo preambolo?
Per ricordare a tutti che il Milan, nelle persone di Maldini e Massara e con l’aiuto di un eccezionale reparto scouting comandato di Geoffrey Moncada, da tempo sta individuando talenti per la squadra … lo fa costantemente tutto l’anno. Il prolungato tiramolla sul rinnovo di Maldini e Massara ha avuto un piccolo effetto sul mercato non tanto in termini di trattative quanto sulla potenziale conclusione delle stesse.
Pertanto quando Maldini ha parlato di “un po’ di ritardo” appena fuori da Casa Milan il giorno del rinnovo, intendeva proprio questo. Non potendo più parlare a nome della società di lì a pochi giorni, in qualche caso qualche trattativa avrebbe potuto rimanere in sospeso. Ovviamente non sappiamo se e quale delle trattative in ballo abbiano potuto subire questo effetto.
In ogni caso il nostro Direttore Tecnico ha dato ampie rassicurazioni sul recupero, così come il giorno del raduno a Milanello (lo scorso 4 luglio) si è esposto dicendo che per quest’anno i programmi ci cerscita sono ancora più ambiziosi.
In ogni caso, ripeto e lo sto facendo da giorni, calma e gesso: il mercato del Milan si farà e sarà in linea con i programmi di cerscita incominciati tre anni fa e tuttora in ballo. Non facciamoci abbacinare dai nomi di Lukaku, Di Maria e Koulibaly (giusto per citare alcuni interisti o juventini). Con le sue politiche di bilancio ed acquisti, il Milan in tre anni è passato dal baratro e dalle eterne mezze classifiche a partecipare prima all’Europa League, poi alla Champions League ed infine a vincere il 19° scudetto. E Maldini, lo ridico ancora, ha promesso ulteriore crescita.
Attendiamo con fiducia e pazienza. Anche stavolta il Milan non ci tradirà.
Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall’età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
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