6 Luglio 2024

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Capienza nuovo stadio: il chiarimento dei due club

CHIARIMENTI CIRCA LA CAPIENZA DEL NUOVO STADIO CHE SI FARÀ AL POSTO DEL MEAZZA

In occasione del dibattito pubblico tra Milan – Inter – Giunta comunale e cittadinanza cominciato ieri, iter necessario per legge per poter poi sfociare nell’inizio dei lavori, si ritorna a parlare del futuro stadio di Milan ed Inter cioè quello che andrà a sostituire San Siro.

In particolare è emersa della perplessità da parte dei tifosi delle due squadre circa quella che sarà la capienza del nuovo impianto. La “Cattedrale” dello Studio Popolous , progetto scelto dai due club e che sarà soggetto a cambiamenti dopo questo dibattito, metterà a disposizione dei tifosi circa 65mila posti rispetto agli standard 75mila del Meazza. Una diminuzione che molti fan delle due squadre non hanno ben compreso.

Durante la discussione di ieri Milan ed Inter hanno spiegato perché non sarà conveniente aumentare la capienza dei posti. Ricordandoci tutti che il progetto del nuovo impianto non riguarda solo la costruzione dell’impianto stesso ma la completa riqualificazione di tutta l’area intorno all’attuale stadio (comprensiva quindi di abbattimento di San Siro, costruzione di hotel, centro congressi e parco) per andare oltre quota 65 mila sarebbe necessario costruire un terzo anello ne La Cattedrale. Questo quindi comporterebbe una spesa sostanziosa aggiuntiva calcolabile intorno ai 200 milioni circa in più rispetto ai 603 circa calcolati solo per lo stadio … da aggiungere ci sono i rimanenti 5-600 circa per il resto dell’area.

In aggiunta c’è anche da calcolare che nelle ultime sei stagioni (escluse quella delle porte chiuse per pandemia), l’affluenza a San Siro è andata oltre i 65 mila spettatori solo nel 15% delle partite. Dunque non si parla di una presenza fissa di un numero così elevato di spettatori tale da giustificare un aumento della spesa di circa il 20%. Non a caso la maggior parte degli stadi futuristici in Europa non supera i 50-60 mila posti totali.

La pazienza è la virtù dei forti ̷

L'editoriale del Direttore