L’opinione di Antonio Scibetta
Come ogni anno durante la sosta natalizia probabilmente gli addetti del mestiere hanno carenza di argomenti validi per tentare di vendere qualche copia di giornali in più e allora la realtà lascia spazio spesso alla fantasia. Si sono sprecati i titoloni sulle prime pagine dei giornali circa fantomatiche e clamorose trattative, e ancora meglio di affari già fatti, con protagoniste indiscusse del mercato Juventus e Inter.
Poco importa analizzare i bilanci di queste società, quello che è importante è lo scoop: e vai allora con Icardi alla Juve, Morata già al Barcellona che strapaga un cartellino, senza chiedersi perché la Juve lo molla, o ancora meglio l’Inter che opziona Bremer per il dopo De Vrij. Logicamente il Milan non ha i soldi per un centrocampista capace di sopperire alle assenze degli “africani” impegnati in Coppa d’Africa, e tantomeno ha la possibilità di acquistare un attaccante per dare man forte ad Ibra e ad un poco incisivo Giroud.
Per non parlare della prossima falla che si aprirà con la partenza a zero di Kessie a giugno. E sì, perché è solo il Milan che prende fregature facendosi scappare i campioni a zero. Non si parla di Insigne che va in Canada per “qualche dollaro in più” e di Dybala, che dopo aver annunciato un contratto pronto a quasi dieci milioni annui netti, è caduto nell’oblio. Del secondo posto in campionato del Milan pare non importi a nessuno tanto è il frutto del caso, tanto per alcuni è così fugace che nemmeno vale la pena parlarne. Si perché l’Inter è inarrivabile come lo era lo squadrone del Napoli caduto improvvisamente al quarto posto. Certamente ai partenopei sono pesati gli fortuni e un naturale calo fisico, cosa normale per tutti tranne che per i rossoneri. I nerazzurri di Milano sono i più forti in tutto: hanno un mago del mercato come Marotta, hanno preparatori atletici capaci di creare Superman che non si infortunano mai e non beccano nemmeno pandemie: forse sarebbe meglio mandarli a lavorare all’Istituto di Sanità, così magari riuscirebbero ad immunizzare anche noi contro la pandemia.
Non sappiamo come sarà la seconda parte della stagione per il Milan, ma al di là di come andrà il mercato di gennaio non si può essere pessimisti e disfattisti, specialmente ad inizio anno che generalmente si è sempre animati da buoni auspici. Lasciamo i titoloni agli altri e lasciamo che Pioli e i suoi ragazzi lavorino in pace: sicuramente ci saranno momenti della stagione brutti e altri belli, l’ importante sarà tenere duro nei momenti negativi e cercare di cavalcare al meglio quelli positivi; nulla arriva dal caso e come sempre le cose belle vanno sudate.
Ho sempre considerato il calcio come la migliore metafora della vita, è quindi mi fa piacere chiudere con un aforisma di inizio anno: “Non ci sono anni belli o anni brutti, ma solo anni che vanno vissuti e capiti. Non possiamo avere arcobaleno senza la pioggia, non possiamo godere dei colori di un alba senza prima esserci persi nel buio della notte. C’è una promessa in ogni problema, un arcobaleno dopo ogni temporale, il calore in ogni inverno”.
Antonio Scibetta è un appassionato tifoso milanista, editorialista attento e preciso. Come gli altri collaboratori di questo sito è membro del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
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