Nel corso della giornata avevo sentito qualche critica sul fatto che Pioli avesse messo in campo una formazione con soli tre degli usuali titolari (Calabria, Theo e Reijnders), un discreto numero di seconde linee, se così vogliamo chiamarle (Mirante, Adli, Chukwueze, Romero e Jovic) ed un altrettanto discreto numero di giovanissimi Primavera (Simic, Jimenez, Traoré).
Sembrava, ed io per primo avevo avuto questa impressione, che Pioli volesse snobbare la Coppa Italia dandole poca importanza e per questo avesse deciso per una formazione atta a far riposare le prime linee. In realtà, e quando è giusto ammetterlo bisogna farlo anche se fino a prima si è criticato, alla luce del risultato finale Stefano Pioli ha avuto assolutamente ragione.
Lasciatemi dire che pur avendo di fronte una formazione di Serie A che neanche più di tanto ha cambiato pedine in campo rispetto alla usuale formazione, il Milan con i giusto mix di baby, semi-riserve e “vecchi” in campo ha fatto ciò che ha voluto.
Chi ha impressionato sono stati Alex Jimenez al suo esordio con la prima squadra, che è sceso in campo con un enorme zaino pieno di personalità che ha sparso per tutto il terreno di gioco.
Attento, aggressivo al punto giusto, veloce, ha sbagliato pochissimo.
Ci stiamo facendo “la bocca buona” con i ragazzi che vengono allenati da Ignazio Abate.
Jan-Carlo Simic ha infatti confermato che nella prossima stagione potremmo tranquillamente fargli fare il salto in Serie A con la prima squadra: puntuale, ordinato, preciso pur se in coppia con un giocatore che (occorre sempre ribardirlo) non è un difensore centrale ma che in questo ruolo sta crescendo: parlo di Theo “Treno”Hernandez che ci ha fatto vedere il meglio del suo repertorio con due assist da urlo (uno meglio dell’altro!) per uno strepitoso Luka Jovic alla sua prima doppietta con la maglia rossonera. Gongoliamo al pensiero che finalmente sembra stia ritornando ad essere il Jovic dei tempi germanici …
Le perle sono state di Chaka Traoré al suo primo goal con la prima squadra e di Rafael Leao, entrato al 70′, finalmente al goal come sa fare solo lui. Un peccato non aver mantenuto il clean sheet ma solo una deviazione ha battuto Antonio Mirante.
Alla luce di questa vittoria, ci si chiede quindi come mai con la formazione titolare e contro squadre modeste si possa fare una gran fatica o addirittura perdere mentre con ragazzini e seconde linee si possa ottenere una vittoria di questo tipo.
La prova del nove la avremo domenica 7 gennaio all’ora di pranzo quando i rossoneri se la vedranno con l’Empoli di Andreazzoli.
La differenza sta nel fatto che quella toscana è la classica squadra che mette il classico pullman davanti alla porta (ovvero chiude tutti gli spazi facendo massa davanti al proprio portiere – e noi facciamo una gran fatica), mentre il Cagliari è squadra che gioca a viso aperto e quindi il Milan ha trovato gli spazi per attaccare ed ottenere un risultato bello rotondo.
Il Milan è guarito? Probabilmente ancora no ma “diamo a Cesare quel che è di Cesare”e affermiamo tranquillamente che stasera ha fatto una gran bella partita e che Pioli ha indovinato le mosse.
Il Milan è sulla strada per guarire? Ancora non lo sappiamo. Staremo a vedere … e molto dipenderà anche da eventuali “riparazioni” sul mercato invernale cominciato oggi.
Per stasera, bravo Milan!!
Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall’età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
Scopri di più da RossoneroBlog
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
Altri articoli
Cagliari-Milan 3-3: horror e spreco
Real Madrid-Milan 1-3. Notte magica in terra spagnola
Monza-Milan 0-1: il Milan più brutto della stagione