Aspetto sempre la mattina dopo la partita per fare la mia analisi. Se avessi dovuto scriverla ieri sera al termine dei supplementari sarebbe cominciata come è terminata la visione del match da parte mia, cioè con una serie di parolacce che nemmeno i camalli del porto di Genova.
Più di otto ore dopo, sbollita l’incazzatura, vedo di stendere un’analisi nella quale tento di capire le ragioni della sconfitta di ieri. Perché è facile aprire bocca e dire le prime cose che passano per la testa quando si è arrabbiati.
Ma perché siamo arrabbiati per la sconfitta di ieri?
No, non per la eliminazione dal torneo di Coppa Italia. Francamente, diciamocelo, qui in Italia è una competizione molto snobbata a differenza di altri Paesi, per esempio l’Inghilterra con la FA Cup, dove vincerla è ritenuto un vanto. Fa rabbia per come è avvenuta questa eliminazione.
Cominciamo con dire che abbiamo visto i rossoneri scendere in campo con un 3-5-2 inedito, quantomeno in una competizione ufficiale, e con una maggioranza di giocatori che possiamo definire “non titolari”. Perché?
Le ragioni sono ovvie:
1. il Milan deve trovare soluzioni alternative al classico 4-2-3-1 perché gli avversari hanno cominciato a capire come giocano i rossoneri e perché è necessario utilizzare modulo differenti per avversari differenti.
2. I giovani acquistati o fatti arrivare in prestito durante il mercato estivo devono essere utilizzati perché, come abbiamo detto più volte, questa edizione del campionato è molto lunga a causa dei Mondiali invernali e anche per questa ragione tutte le partite nelle varie competizioni tendono ad essere giocate in modo molto ravvicinato l’una all’altra.
La domanda che sorge spontanea allora è “perché lo facciamo solo adesso?” .
Ovvero perché i ragazzotti che solitamente vengono considerati sostituti vengono impiegati a gennaio?
Perché prima della sosta dei maledetti Mondiali era importante consolidare una posizione in classifica di modo di arrivare alla fermata per poi permettersi gli esperimenti durante le amichevoli.
Per consolidare una buona posizione entro le prime quattro era necessario capire nel giro di pochi mesi, nei quali inoltre bisognava centrare il passaggio in Champions League, quale fosse l’assetto migliore della squadra e con quali giocatori.
Il risultato (scommetto anche preventivato in qualche misura) è che ora ci troviamo a fare tutto ciò che non abbiamo fatto o potuto fare prima , nelle competizioni che la società ritenute siano il male minore in caso di uscita o sconfitta, come ad esempio la Coppa Italia.
Non escluderei a questo punto che abbiano fatto anche un pensiero simile sulla Supercoppa perché sappiamo bene quali siano gli obiettivi stagionali per la società: scudetto, passaggio ai quarti di Champions League e piazzamento finale in campionato tra le prime quattro.
Tutto ciò per dire che fino al 66’ la squadra imbottita di riserve non ha avuto ragione di un Torino che si è difeso bene, anche in maniera energica, e ha tentato di colpire in contropiede: “old style” , direbbe qualcuno.
Pioli comincia ad inserire qualche titolare (Theo, Giroud). Al 69’ Djidji viene espulso per fallo su ultimo uomo su Junior Messias (entrato al posto di Saelemakers) e Pioli poi continua ad inserire i “titolari” … Leao, Bennacer, Calabria ma al 114’ (secondo tempo supplementare) la squadra completamente sbilanciata in avanti per cercare il goal del vantaggio viene “uccellata” nel più classico dei contropiedi da Adopo e Bayeye, due giocatori che fino all’anno scorso avevano giocato rispettivamente nella Viterbese e nel Catanzaro.
È a questo punto che in questa analisi comincio a farmi un po’ di domande:
Il Milan ha tirato 34 (trentaquattro) volte ma solo 8 verso la porta.
Il Torino ha tirato 11 volte ma solo 3 verso la porta.
Quindi il Milan ha una percentuale di tiri verso la porta (23%) più bassa del Torino (27%).
Qui sta il problema. Perché è vero che la difesa ieri si è fatta “uccellare” da Adopo, è vero che in qualche frangente si è fatta trovare scoperta (ci sta quando ci si butta tutti in avanti a cercare di attaccare il più possibile) ma è verissimo che non attacchiamo in modo efficace.
A parte i corner battuti in modo da fare arrivare spesso i palloni a Milinkovic-Savic, ho visto molti cross buttati in mezzo all’area granata che erano costantemente preda dei difensori avversari. Ma è logico che sia così, quando 10 undicesimi dei tuoi avversari stanno nell’area di rigore.
Quindi devi trovare altre soluzioni, devi tirare sempre da fuori e provarci finché non fai goal!
Ho visto passaggi sbagliati o veli fatti nell’idea che il compagno li capisse. Cose magari provate in allenamento ma ….
In ogni caso anche con i pezzi pesanti in campo, i titolari, non c’è stato verso: in 11 contro 10 non abbiamo prodotto un pericolo per il portiere granata che, a onor del vero, è stato davvero bravo.
Quindi la critica che dobbiamo fare è questa: con squadre che si chiudono a riccio e contrattaccano in contropiede, non riusciamo mai a trovare una soluzione. Vale per il Torino (abbiamo perso anche in campionato) ma anche per la Cremonese, per esempio.
È inutile belare in continuazione dicendo che questa proprietà non vuole spendere e quindi “usciremo dalla Champions, non entreremo nelle prime quattro “ e blah blah blah blah …..
Ieri il Torino ha vinto in 10 contro 11 grazie a due giocatori da serie C !!!
Quanto ha speso Cairo per questi due?
Devo anche rispondere??
Quello che ha fatto la differenza tra il Toro e il Diavolo ieri sera è anche stato l’atteggiamento.
In una partita dove dopo 70-80 minuti non hai ancora fatto un goal, non puoi permetterti di fare veli, colpi di tacco inutili, cross in area tanto per buttarli e corner non precisi.
Oppure di vagare per il campo, perdendoti dopo 10 minuti iniziali di cose buone (De Ketelaere).
La Coppa Italia non interessa?
Okay … ma possiamo dire che siamo preoccupati per l’atteggiamento?
Lo eravamo durante le recenti amichevoli … ma sono amichevoli, abbiamo detto.
Lo eravamo dopo la partita con la Roma … ma abbiamo giocato bene e abbiamo concesso due calci piazzati e si sa che i giallorossi segnano il 47% dei loro goal in occasioni del genere.
Adesso cosa possiamo dire dopo la partita di ieri sera?
Dobbiamo preoccuparci in vista del Lecce? O della Lazio? O del Tottenham??
Il mercato non c’entra. Maldini ha quasi dichiarato che il mercato di gennaio è chiuso?
Lo era anche lo scorso gennaio ma lo Scudetto è arrivato.
È la mentalità che fa la differenza.
Lo abbiamo visto lo scorso campionato e ce lo ha fatto vedere il Torino ieri sera, con due giocatori da Serie C.
Caro Milan, è ora di cambiare … la mentalità, però.
RossoneroBlog è un sito di informazione parzialmente gratuita sull’ AC Milan: tutto ciò che riguarda la formazione rossonera! Notizie, scoop, calciomercato, curiosità.
Per accedere all’informazione completa è necessario abbonarsi a RB Premium+.
Consulta i termini di abbonamento.
Scopri di più da RossoneroBlog
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
Altri articoli
Ma allora, dove si farà questo stadio?
Esiste un caso Leao?
Il Milan ed i grandi rimpianti