

Dopo la partita Udinese-Milan Zlatan Ibrahimovic, intervistato dai vari ex-calciatori nel salotto di DAZN, ha dichiarato pubblicamente che il problema dei giocatori del Milan oggi è non riuscire a reggere la pressione che arriva dall’essere campioni d’Italia. Anche Sandro Tonali dichiarò ad inizio stagione: “Non ci sentiamo diversi, ma dobbiamo capire che questo è un altro campionato”.
In quel periodo pochi fecero caso a queste parole ma oggi suonano come una premonizione e probabilmente fanno capire quale sia la cosa su cui i rossoneri devono migliorare di più se vogliono centrare la qualificazione alla prossima Champions League: l’aspetto mentale. Ma è davvero solo quello?
Certamente il gruppo composto dai giocatori del Milan ha un’età media molto bassa. Dovessimo togliere alcuni “vecchietti” come Ibrahimovic, Kjaer, Giroud o Florenzi questo dato si abbasserebbe ancora di più. Lo scorso anno il Milan vinse meritatamente lo Scudetto sulle ali dell’entusiasmo e per molti ragazzi rossoneri quello è stato il primo titolo vinto in assoluto.
Ovvio pensare che, seppur coadiuvati da esperti come quelli sopracitati, possano non essere in grado di gestire la pressione derivante dal fatto che tutti vogliano battere i campioni in carica, se non altro per una questione di orgoglio personale.
Questo spiegherebbe le molte “partite della vita” che alcune formazioni destinate alla bassa classifica hanno fatto contro il Milan. Pertanto la incapacità di gestire questo tipo di pressione, che deriva anche dal fatto che le aspettative si siano alzate di parecchio, può incidere molto sulla gestione mentale di tutta la cosa.
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