L’editoriale del Direttore
Ragazzi, diciamocelo francamente… da un paio d’anni a questa parte Rafael Leão ci sta facendo vedere delle cose impressionanti.
Fino a due anni fa non era così. Era arrivato che davvero era un ragazzino, da un campionato – quello francese – che non è così esasperato dal punto di vista del tatticismo. Ci ha messo un bel po’ prima di ingranare ma ora, davvero, quando strappa sulla sinistra e salta l’avversario spesso piazzando in area un assist per il compagno oppure quando si invola verso la rete avversaria lasciando indietro i giocatori dell’altra squadra ci fa saltare sulla sedia (se siamo allo stadio) o sul divano (se siamo a casa).
E di bei gol ne ha fatti parecchi. Ci piace , davvero tanto, e sappiamo che ha ancora possibilità di crescita.
C’è un rovescio della medaglia? Sì, c’è. Tutto ciò che ho detto appena sopra accade quando è in vena … ma poi ci sono delle partite dove non lo fa e ci si chiede sempre se è lui a non volerlo fare oppure se è il coach che gli sta chiedendo di fare altro o anche se quel giorno ha fisicamente qualcosa che non va.
Lo vedi che non c’è, trotterella per il campo con un’andatura che sembra svogliata. Con il tempo ho imparato a capire che in realtà non è svogliatezza ma certamente quel giorno Rafa ha qualcosa che non quadra. Lo vedi giocare così e ti fa incazzare perché sai benissimo che “se volesse” potrebbe risolvere il match con uno dei suoi lampi…
Al Milan tutti gli vogliono bene, dai suoi compagni al Mister e a Maldini che è sempre presente a Milanello. Rafa stesso al Gran Galà del Calcio dove è stato premiato, ha detto che Pioli è stata una persona molto importante per lui al Milan. E sempre lui ha dichiarato il suo amore per il Milan più volte.
Poi però ti viene in mente che c’è un rinnovo in ballo e tenti di capire come mai questa storia sta diventando lunga, talmente lunga che ti viene in mente un certo Kessié ed il suo rinnovo lunghissimo condito da dichiarazioni d’amore … e sai come è finito.
La cosa brutta però è che nel caso di Rafa c’è di mezzo un procuratore – Jorge Mendes – , un avvocato francese – Ted Dimvula assunto per il contenzioso con lo Sporting Lisbona ma che punta a rubare la scena a Mendes e con il quale non va d’accordo – e il padre di Rafael ….
E in tutto ciò la lista dei pretendenti stranieri per Leão si è allungata con l’aggiunta del Manchester United.
e allora cominci a capire che se è stata lunga fino adesso , da ora sarà ancora più lunga.
Ma al Milan hanno imparato la lezione e si stanno già premunendo. Ieri, prima dell’incontro con Demvula, il dt Maldini e il ds Massara hanno avuto un colloquio a Casa Milan con l’avvocato Ledure, il quale, oltre ad operare per conto di Lukaku, rappresenta anche Noa Lang del Bruges e Hakim Ziyech del Chelsea.
Che dire? Mollare subito Leao ed incassare 100 milioncini buttandosi su Lang o Ziyech? Oppure accontentare le pretese di Dimvula (8 milioni più il pagamento della penale di 20 milioni allo Sporting Lisbona)?
E che dire inoltre del fatto che se si volesse optare per la prima soluzione Mister Pioli dovrebbe ricominciare di nuovo tutto daccapo?
Il lavoro splendido di Pioli è stato fatto sul collettivo dove è vero che ci sono ottime individualità ma non sempre i giocatori che arrivano sono pronti a capire il concetto di giocare “da squadra”.
Ecco perché i nuovi arrivati solitamente passano del tempo in panchina prima di debuttare – vedi Adli, Vranckx o Thiaw – .
Di certo il compito di Maldini e Massara non è per niente facile …
Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall’età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
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