24 Novembre 2024

RossoneroBlog

Fatti ed opinioni su AC Milan

Davvero rimpiangeremo la presunta cessione di Hauge?

Hauge

Jens Petter Hauge (Jonathan Moscrop/Sportimage via PA Images)

In molti lamentano questa politica ma sarà davvero un rimpianto?

Ormai da giorni si parla della possibile cessione all’Eintracht Frankfurt della giovane ala norvegese Jens Petter Hauge. All’inizio sembrava si fosse interessato anche il Wolfsburg ma poi la richiesta del Milan è stata giudicata troppo alta. Così come del resto anche l’Eintracht l’ha giudicata alta. Il milan vorrebbe incassare almeno 12 milioni di euro dalla cessione del giocatore mentre il club di Francoforte ne offre 7-8. In ogni caso, dato che la trattativa prosegue, tutto lascia pensare che alla fine òa cessione si farà.

Hauge è stato comprato dal Bodø/Glimt lo scorso anno per poco meno di 4 milioni ed il club rossonero quindi si aspetta di incassare una plusvalenza di almeno 8 milioni. Una plusvalenza non di poco conto ma che, secondo molti tra tifosi ed addetti ai lavori,  potrebbe rappresentare l’ennesimo rimpianto per tifosi e dirigenti rossoneri. Quelli che nei social network vengono chiamati scherzosamente “le vedove” motivano i loro lamenti dicendo che proprio le partite che vediamo in TV degli Europei e e della Coppa America, ci stanno mostrando come la poca pazienza avuta con i vari Locatelli, Pessina e Paquetà, possa rappresentare motivo di tanti rimpianti.

Secondo loro a Casa Milan non si è stati in grado di valorizzare, aspettare, far rendere al meglio e che ora stanno sbocciando altrove. In fondo Hauge, appena 21enne, nella sua prima stagione in rossonero ha segnato due goal in campionato e tre in Europa League. In più ha messo in mostra delle doti di velocità, facilità nel centrare la porta con il suo tiro a giro, dribbling e corsa.

Oltre i rimpianti, le ragioni di una cessione

Il Milan però, dall’arrivo della Elliott Management in qualità di proprietario, ha intrapreso un percorso di riqualificazione della società, del brand e sta tentando, riuscendoci, di scalare nuovamente le classifiche dei ranking UEFA. Questo comporta essere virtuosi nel bilancio. Non dimentichiamoci che quando la società di Paul Singer ha rilevato le quote da YongHong Li, il Milan aveva quasi 1 miliardo di euro di passivo e rischiava fortemente la retrocessione in serie minori a causa dei debiti.

Ora il passivo, in soli tre anni, è stato ridotto a 100 milioni ma servono ancora alcuni sforzi per poter migliorare i conti. Un aspetto che può aiutare molto è il mantenimento degli attuali sponsor e la ricerca di nuovi e in questo il club rossonero, tramite Ivan Gazidis ed il suo staff, è stato davvero bravo. L’ultimo in ordine di tempo è la società di comunicazioni e hardware Oppo, nuovo nome per gli smartphone di ultima generazione.

L’altro aspetto è proprio quello di avere un calciomercato, tra entrate ed uscite, che sia sostenibile per le casse della società. Il lavoro “di cesello” che stanno facendo Paolo Maldini e Ricky Massara è proprio quello di fare in modo che la colonna “uscite” e quella “entrate” in qualche modo si pareggino o quasi. Ancora prima dell’inizio ufficiale del Calciomercato lo scorso 1 luglio, il Milan vedeva nella colonna “uscite” la cifra di 43 milioni, ossia la somma dei 15 per Mike Maignan e i 23 per il riscatto di Fikayo Tomori.

In più le mancate cessioni di Gianluigi Donnarumma e Hakan Çalhanoglu hanno sicuramente inciso, anche se il risparmio dei potenziali nuovi ingaggi va calcolato. Ecco perché le cessioni di Jens Petter Hauge ed eventualmente di Tommaso Pobega (Atalanta alla finestra) potrebbero rappresentare circa 30 milioni di euro da poter investire sul mercato per l’acquisto , per esempio, di Marcel Sabitzer o essere d’aiuto per l’ingaggio di Isco.

Le differenze e un motivo per cui non dovremmo rimpiangere Hauge

Assumendo quindi che queste ragioni possano essere valide, qual è la differenza tra la cessione di Hauge e quella di Pobega? Così come è stato fatto per il giovane Giacomo Olzer, inserito nella trattativa col Brescia per il riscatto di Sandro Tonali, anche per Tommaso Pobega sarà probabilmente inserita una clausola di “recompra”, ossia la possibilità di ricomprare il giocatore ad una cifra stabilita tra la squadra che vende e quella che compra in questa fase del mercato.

Sembra però che tale clausola non verrà utilizzata per il norvegese. Sulla fascia sinistra dell’attacco rossonero, infatti, il biondo esterno è attualmente la terza scelta e parte dietro nelle gerarchie a Rebic e Leao. Inoltre la dirigenza rossonera ha dichiarato ancora poco tempo fa che l’allenatore rossonero ha la completa fiducia della società e la scintilla tra Hauge e Stefano Pioli non è mai scoccata. Dopo un primo periodo in cui il norvegese ha visto il campo con maggiore frequenza, dall’inverno in poi non si è praticamente mai visto. Anzi, dopo la partita contro la Samp ad inizio aprile, Mister Pioli non lo ha mai più messo in campo, nemmeno per un minuto, nemmeno sul 7-0 contro il Torino, nemmeno con le cinque sostituzioni a disposizione.

In conclusione Hauge sarà, se ceduto, un rimpianto potenziale ma un sacrificio che per tutte le ragioni elencate andrà doverosamente fatto.


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