3 Luglio 2024

RossoneroBlog

Fatti ed opinioni su AC Milan

Dei re di tutti gli idioti ne facciamo volentieri a meno…

Sono tifoso milanista da quasi 60 anni. Mi piace andare allo stadio, mi piace esaltarmi con i miei amici sugli spalti ed sentire l’adrenalina scorrere al massimo quando il mio Milan gioca alla grande.
Allo stesso tempo mi arrabbio con i ragazzi se non giocano come dovrebbero e confesso che più di una volta me la sono presa con l’arbitro … d’altra parte ne ho ben motivo, visto il livello dei direttori di gara che la A.I.A. ci propina.

Nonostante io apprezzi le bellissime coreografie della Curva Sud e i cori d’incitamento che non smettono mai durante tutto l’arco del match (anche se a volte ripetitivi e monotoni) , in tutti questi anni non ho mai compreso appieno il concetto di “ultrà” ma in ogni caso ognuno è libero di esprimere il proprio attaccamento alla squadra del cuore nella maniera che più gli aggrada … sempre nell’ambito del vivere in modo civile nell’ambito di una società e quindi di una situazione pubblica.

Quello che vedete nel video è un “tifoso” (vogliamo chiamarlo così?) rossonero che insulta e sputa all’indirizzo di padri con bambini (di fede giallorossa) con il risultato finale di far piangere questi ultimi. I bambini vanno allo stadio per sostenere la loro squadra … la squadra che magari hanno imparato ad amare grazie al loro padre.
Queste cose i bambini non le capiscono e credo proprio che sia uno schock che probabilmente si porteranno dietro per un bel pezzo.

A me non interessa di che “fede” sei, potresti anche essere della mia stessa fede calcistica ma se ti comporti così non sei una persona adatta a recarti in una situazione pubblica (come detto poc’anzi) e nemmeno a convivere in modo civile in una società.
Sei solo un delinquente potenziale (e forse neanche tanto potenziale), sicuramente un imbecille al quale hanno dato l’attestato di “gran Visir di tutti gli idioti” (e voglio essere gentile) e il calcio per te è solo un pretesto per sfogare le tue frustrazioni quotidiane.
Se hai delle frustrazioni, fai un bell’esame di coscienza e cambia la tua vita. Oppure trovati un bravo psicologo.

Riallacciandomi ad un articolo che ho letto circa il riconoscimento facciale all’ingresso dello stadio e verso il quale sono assolutamente favorevole, questo è un classico esempio di alta utilità di tale strumento.
In Inghilterra gli hooligans li hanno eliminati con questo sistema.
Conosco abbastanza bene Londra e vi assicuro che lassù i “bobbies”, i poliziotti inglesi, non scherzano per niente e in casi come questio ci vanno giù pesante.

Allo stesso tempo in campo non ci devono essere comportamenti da parte dei giocatori che facciano in modo da esasperare il comportamento di chi sta sugli spalti.
Partendo dal presupposto che sappiamo tutti molto bene che la massa è facilmente influenzabile (una cosa è influenzare il singolo individuo e tutt’altra cosa è farlo con un gruppo o una massa di persone) , in campo i giocatori non dovrebbero accerchiare l’arbitro magari anche con toni minacciosi (vero giallorossi romanisti? Vero bianconeri torinesi?) e nemmeno permettersi di mandare affanc… l’arbitro in maniera plateale come ha fatto Barella nell’ultimo match dell’Inter contro la Fiorentina, quando è stato ammonito per proteste.

Attenzione: non sto puntando il dito contro Barella! Personalmente lo giudico un buon giocatore di calcio ma sicuramente privo dell’intelligenza tipica di un leader di squadra, quale lui crede di essere. Non è solo Barella ad adottare un comportamento del genere. Ne abbiamo visti mille di questi episodi. L’arbitro però dovrebbe ulteriormente sanzionare l’episodio, estraendo il cartellino rosso e facendo capire a tutti che un comportamento del genere non è permesso dalle regole del vivere civile e nemmeno dalla UEFA.

Continuo a sperare in un calcio migliore (anche) come strumento di aggregazione ed esempio di vita per i ragazzi.