

Per fare davvero un’analisi a freddo, dovrei aspettare almeno il fine settimana. Sono talmente alterato — per usare un eufemismo — che non so nemmeno da dove iniziare… mi vengono in mente solo insulti. L’occasione di qualificarsi tra le prime otto squadre e passare direttamente agli ottavi era imperdibile. Non è che tutti i tornei calcistici durano lo spazio di due partite come la Supercoppa. Ci sono competizioni ben più importanti che si sviluppano su periodi molto più lunghi, e se sei bravo alla fine vieni incoronato re d’Europa.
Evidentemente, però, per la maggior parte dei nostri ragazzi una partita decisiva, che permette alla squadra di stare tranquilla per due settimane e attendere il verdetto dei playoff, non è più stimolante.
Se nemmeno una partita come questa ti dà stimoli per giocare con fame e concentrazione, inizio davvero a pensare che questo sia un gruppo senza speranza. Non ci sono scuse. Una prestazione vergognosa sotto molteplici aspetti.
Va bene, il primo gol lo abbiamo subito per una casualità davvero sfortunata. Si poteva anche evitare di fare passaggetti inutili tra Pavlovic e Gabbia, come se fossero intenti a incrociare le stringhe delle scarpe da ginnastica, ma è stata comunque pura sfortuna.
Da quel momento, però, Gabbia è andato completamente nel pallone. Theo e Leão, invece, sembravano veleggiare su un pallone aerostatico verso lidi lontani. Assenti, con addosso una verve che sembrava quasi da condannati al patibolo: inconcludenti e svogliati.
Non parliamo poi di “Mister Assist” Morata, che davanti alla porta, invece di girarsi e tirare come farebbe qualsiasi centravanti sano di mente (“Si è girato Giroud” …), ha pensato bene di passare all’indietro a Fofana, il quale non è riuscito a impattare bene. Quella è stata l’unica azione degna di nota dello spagnolo. E noi, illusi, speravamo che il ritorno a casa di Alice Campello lo avrebbe reso più sereno…
Poi c’è quel “gran genio” di Musah. Certo, si potrebbe analizzare il motivo per cui si è trovato costretto a fare quel fallo da idiota, ma sarebbe stato comunque meglio se non l’avesse commesso! Ancora mi sorprende come ragazzi abituati a giocare su palcoscenici internazionali non riescano a capire come un arbitro imposta la partita dopo dieci minuti.
Perché anche l’arbitro, comunque, ha le sue colpe: ammonizioni distribuite come se non ci fosse un domani e, soprattutto, un rigore annullato per una manata inesistente. Ma in ogni caso, Musah ha commesso la più grande castroneria possibile. E probabilmente, anche se ci avessero assegnato quel rigore e uno dei nostri lo avesse trasformato, sono quasi certo che la Dinamo avrebbe comunque segnato un terzo gol.
Sorvolo su Okafor, Chukwueze e i loro tiri telefonati al portiere avversario, o su quelli mangiati come fossero in paninoteca…
Salvo solo Pavlovic — un vero guerriero che non si arrende mai —, Pulisic, Fofana e Reijnders. Escludo Maignan perché poco poteva fare. Tutti gli altri, per quanto mi riguarda, possono cambiare aria a fine stagione. Vadano pure sul mercato: incassiamo e facciamo ricambio, così Mister Conceição avrà giocatori con le caratteristiche, tecniche ma soprattutto mentali, di cui ha bisogno.
Vedere un Milan così fa male, molto male. Perdere combattendo dispiace, ma almeno ti gratifica il pensiero di averle provate tutte. Perdere in questo modo, invece, oltre a fare male, fa pure schifo.


Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall’età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
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