I motivi per cui possiamo dire che è giusto o quantomeno in linea con ciò che la proprietà vuole.
È uno stillicidio! Ogni giorno si leggono le più disparate notizie ma anche il contrario delle stesse sui media cartacei e non che si occupano di calciomercato circa il club rossonero. È un florilegio di “è fatta” oppure “questione di giorni” o anche “al massimo 48 ore” e poi nel giro di mezza giornata si legge “brusca frenata” oppure “trattativa interrotta” o anche “irrompe” seguito dal nome di turno di un altro club.
Lo abbiamo già detto altre volte: sembra che il Milan sia in balia di incapaci che non riescono a portare a termine una trattativa. Non voglio rubare il mestiere al collega Kevin Bonvi, che qui a RossoneroBlog si occupa appunto nato di calciomercato, ma dopo aver portato a casa nientemeno che il campione d’Europa Alvaro Morata per l’attacco rossonero sembra appuntito che sia una questione di ore per l’annuncio dell’acquisto di Strahinja Pavlovic da piazzare al centro della difesa.
Poi ci sono molte voci che riguardano Emerson Royal, terzino destro del Tottenham, ma anche Lazar Samardzic, centrocampista dell’Udinese senza dimenticare la telenovela legata alla trattativa per Youssouf Fofana del AS Monaco. Però, dando per scontato l’arrivo di Pavlovic, stiamo parlando di due soli acquisti in 26 giorni … in molti tra i tifosi rossoneri si lamentano dello scarso numero.
Il tifoso rossonero guarda sempre il mercato di entrata ma raramente quello altrettanto importante di uscita. Importante perché da quando Red Bird ha preso le redini del Milan dalle mani di Elliott Investments, ha sempre fatto della auto-sostenibilità il diktat per eccellenza della società rossonera.
Ciò significa che il Milan deve poter spendere in base a ciò che guadagna e il denaro oltre che arrivare da sponsor, merchandising, incassi stadio, FIFA, UEFA, tournée estive ecc ecc deve arrivare anche dal player trading.
Attenzione, non concentriamoci solo sulle esigenze di calciomercato. Il Milan deve essere auto-sostenibile in tutti i suoi reparti. Inoltre sin dall’inizio anche Zlatan Ibrahimovic – voce e volto di Red Bird – lo ha detto. Il Milan, al contrario della stagione passata in cui doveva rinnovare la squadra e fece arrivare 10 nuovi giocatori, in questa stagione appena aperta ha già una buona squadra alla quale occorrono tre-quattro rinforzi.
Ecco perché è arrivato il solo Morata per l’attacco, e probabilmente gli farà compagnia Niclas Füllkrug del Borussia Dortmund, arriverà Pavlovic e si sta lavorando per un altro difensore ed un centrocampista di contenimento. Tutto ciò però deve essere realizzato nelle linee di auto-sostenibilità dettate dall’alto.
Si spiega il motivo per cui pur spendendo 22 milioni per Pavlovic (sembra questa la cifra di accordo con il Salisburgo) il Milan potrebbe decidere di lasciare andare Malick Thiaw a Newcastle, club inglese disposto a pagarne 40 per il giovane tedesco i cui procuratori però stavano già lavorando dallo scorso gennaio per far trasferire il protetto in Premier League.
Già, perché forse è questo il motivo per cui Thiaw può lasciare il Milan: chi non vuole rimanere, può andare … a maggior ragione se in cambio si ottengono 40 milioni.
Il Milan incassa ma reinveste e ciò che finora ha fatto nel mercato di uscita non è sufficiente per fare un mercato come si deve. Si contano le uscite di Charles De Ketelaere, la cui cifra però incasseremo nella prossima gestione economica, e quelle di questi giorni con Jan-Carlo Simic e Daniel Maldini (circa 4 milioni ciascuno).
Attendiamo e accogliamo quindi con favore la voglia del Newcastle di avere Thiaw tra i suoi ranghi, perché noi con Tomori, Gabbia, Pavlovic e il jolly Kalulu (che potrebbe essere difensore centrale fisso se arrivasse Emerson Royal come terzino – il quale è comunque capace di fare anche il centrale – ) siamo a posto e i 40 milioni saranno re-impiegati nel mercato.
Una ultima cosa: inutile lamentarsi o disperarsi perché il Milan non spende. Il Milan spende i soldi che è giusto e corretto spendere. Se Fofana vale 15 milioni perché ha un contratto a scadenza il prossimo anno e da gennaio sarebbe già libero di accordarsi con chicchessia, è corretto che non si spenda di più … men che meno a fronte di una richiesta fuori da ogni concezione come quella di 35 milioni fatta dal proprietario del AS Monaco! Accettare cose del genere non solo contribuisce a drogare il mercato ma è la giusta direzione da prendere per tornare ad avere i conti in rosso, una cosa che non vediamo più da due anni.
Corso di Laurea Triennale in Comunicazione, media e pubblicità presso l’università IULM di Milano. Il Milan è una delle mie passioni.
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