Si ama il calcio per serate così
Un paio di giorni fa sottolineavo come la fortuna devi, prima di tutto, cercartela.
Ora si può aggiungere che se ci credi veramente, le imperscrutabili leggi che guidano il cosmo allineano i pianeti affinché tu possa raggiungere i tuoi obiettivi.
Tradotto: in una settimana di Conceiçao e’ arrivata (anzi, tornata) al Milan la summa psicologica necessaria di una squadra vincente.
Nulla contro Fonseca, indubbiamente una brava persona, ma i fatti parlano.
Ieri ho di nuovo vissuto la sensazione piacevole che da milanista storico mi ha accompagnato per diverse epoche: quella di percepire che potevi vincerla lungo tutta la partita, anche quando eri sotto a pochi minuti dalla fine.
Chi parla di Inter in controllo totale prima del primo gol di Theo, ovviamente ne ha il diritto, da tifoso. Ma da tifoso dell’altra parte io ho letto invece di una partita totalmente in equilibrio; equilibrio rotto per due scivoloni. O meglio, di uno scivolone sul primo gol e di un errore grossolano sul secondo. Il tutto nel giro di tre minuti a cavallo dell’intervallo Tanto da “ammazzare” quasi chiunque. Ma non chi ci crede.
Per tutto il secondo tempo è stata una battaglia sul ring tra due pesi massimi che solo non riuscivano a tirare il pugno del KO, pur con una lunga sequenza di attacchi che ci sono andati molto vicino per essere letali. E’ stata una bellissima partita tra due grandi squadre.
Che grande lo fosse l’Inter non avevo dubbi; che lo fossimo anche noi riconosco che più di qualche dubbio io ce l’avessi prima di questa surreale gita araba, anche perché le prestazioni, corali e dei singoli, finora non è che avessero contribuito a darci garanzie diverse in tal senso.
Ieri si è ha avuta conferma che il primo obiettivo che una squadra come il Milan deve cercare di raggiungere è quello di rivitalizzare i propri campioni. Non è un caso che la vittoria di ieri sia passata attraverso le mani e i piedi dell’ossatura di classe della squadra.
Mike, Theo, Rafa … i tre top player della squadra dell’ultimo scudetto, si sono aggiunti a capitan America e Tijanj tra tutti per una prestazione di livello assoluto.
La manona di Mike su quel meraviglioso tiro di Di Marco diretto all’incrocio e poi quella chiusura su Dumfries sono stati segnale e conferma che ieri per l’Inter non sarebbe stato facile.
Il gol di Chris dopo quella galoppata sulla fascia sinistra combinata tra Rafa e Theo mi ha riportato a tempi da sogno, quando quella era (e dev’essere) zona nostra, letale per chiunque.
La punizione di Theo; la bellezza e precisione del tiro, ma soprattutto il coraggio e la personalità di volerla tirare in un momento delicatissimo della partita e soprattutto della sua esperienza al Milan (pensiamo solo alle critiche se l’avesse tirata in tribuna)
Il gol di Tammy, dopo quel filtrante di Chris e quel tocco di classe di Rafa che mi ha fatto urlare e godere allo stesso tempo e svegliare dal torpore del fine vacanze mezzo condominio.
E quando una squadra trova la forza e il traino nei suoi top player succede anche che il (giustamente, almeno finora) bistrattato Emerson confezioni una prestazione di livello,… e ho detto tutto.
Per tutto questo non si può non dare merito a Sergio Conceiçao. I mobili sono di classe, di design, di valore. E’ bastato togliere lo strato di polvere che li copriva. E’ stato come cambiare la puntina del giradischi prima di appoggiarci un vinile con il flauto di Ian Anderson, la tromba di Chet Baker, la chitarra di B.B. King, la voce di Anita Baker, …. Gli attori rimangono gli stessi, ma i neurotrasmettitori che creano le emozioni sono stati riaccesi e la musica la percepisci diversa, armonica, risonante.
Ora il secondo compito è tenerli vivi. Serve un maggiordomo al Milan, uno che tenga in ordine le perle e i pezzi pregiati della casa e li valorizzi Serve un Anthony Hopkins nel “quel che resta del giorno” più che quello del “Bounty”. Buona la prima (e la seconda) Sergio.
Ora che la macchina è ripartita non farla spegnere più e sere come queste, una di quelle per cui si capisce perché io, e con me milioni di persone, amano il calcio, ne potremo vivere molte altre, … ed anche gli obiettivi più ambiziosi potrebbero non esserci preclusi.
Forza VCRN, … mai domo!
Fiorenzo Marcon è un appassionato tifoso milanista, esperto di economia. Come gli altri collaboratori di questo sito è membro del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
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