Non so se questa aria generale secondo la quale tutti gli addetti ai lavori dicevano e ripetevano che il Milan era“guarito” e che era uscito dal tunnel alla fine abbia influito come una “macumba” ma di certo il Milan visto al Franchi sembra il parente stretto di quello visto nel mese di gennaio.
Sarebbe più facile partire dalle cose positive, visto che sono state poche, ma invece analizziamo quelle che non hanno funzionato. In primis parliamo di “Dr Tomori e Mr Fikayo” ovvero la versione rossonera di Dr Jekyll e Mr Hyde e cioè quel Tomori che prima salva sulla linea un gol praticamente fatto, seppur litigando un po’ con il pallone, e poi si lascia sfuggire Ikoné al 47′ e per fermarlo lo atterra nella nostra area in una maniera che neanche in Serie C.
Una difesa che fino a quel momento stava tenendo seppur con difficoltà. E perché la difesa che nelle quattro partite precedenti aveva ottenuto 4 clean sheet impedendo agli avversari anche solo di avvicinarsi alla propria area , in questa partita invece ha sofferto malamente? Semplice: Italiano ha trovato la soluzione e cioè pressare forsennatamente il centrocampo rossonero per non farlo ragionare e impedendogli di fare filtro per la difesa.
L’allenatore della Viola ha difatto impedito a Tonali e Bennacer (rientrante da infortunio e quindi non ancora a pieno regime) di ragionare per poter alimentare gli attaccanti costringendoli a difendere come potevano e riservando la stessa sorte a Theo e Messias con le discese di Dodo e Ikoné sulla nostra sinistra e Biraghi sulla nostra destra. Di fatto i tre della difesa hanno dovuto fare lavoro in più rispetto alle quattro partite precedenti, soffrendo in brutto modo …e prima o poi questa cosa doveva pagare.
Davanti Giroud si è visto solamente al 32′ e De Ketelaere, dopo aver fatto sedere per terra Dodo, ha pennellato uno spledido cross sul finale del primo tempo per Messias il quale ha trovato più interessante buttare fuori la palla di testa invece che fare la cosa più facile e cioè buttarla dentro.
A fasi alterne ogni tanto il Diavolo ha trovato momenti di riscossa ma poi i giocatori in viola, fino a ieri con rendimento mediocre in campionato, hanno fatto “la partita della vita” contro di noi … e certo, vuoi che si lascino sfuggire l’occasione di sbeffeggiare i Campioni d’Italia? Al prossimo turno la Fiorentina andrà a casa della Cremonese e sono pronto a scommettere fin d’ora che se ne tornerà a casa con un mesto 0-0 ma contro di noi anche il Süd Tirol (che pur si sta comportando molto bene in Serie B) farebbe della gara la sua personale “partita delle vita”.
Un Milan così brutto non lo vedevo da un mesetto e pensavo di essermelo lasciato alle spalle. Di ciò che ho visto salvo solamente Maignan, che in più di un’occasione ha fatto il suo ottimo dovere in porta e mica sempre può pararli tutti i rigori, De Ketelaere (parzialmente) quantomento per i segni di risveglio che ci ha fatto vedere e incredibilmente Bakayoko che il suo dovere l’ha fatto e persino bene.
Il resto tutti da mettere in punizione e ve li elenco dal migliore (dei peggiori) al peggiore: Kalulu (qualche volta si è messo in difficoltà da solo), Thiaw (che un paio di volte almeno si è fatto saltare …ma che ha avuto almeno il pregio di svettare sui calci d’angolo – nostra bestia nera in passato), Giroud (un paio di occasioni e tutto lì), Tonali e Bennacer (inesistenti), Theo (due o tre boiate da brividi … ma alla fine un gol bellissimo, tardivo ma bellissimo), Messias (ancora mi chiedo come ha fatto a sbagliare un gol fatto), Rebic (il suo apporto è stato assolutamente nullo), Origi (ma davvero diamo 4 milioni l’anno ad un soprammobile inutile?) e infine Pioli, il quale evidentemente stava già pensando a mercoledì prossimo.
In TV ieri sera c’è chi ha ipotizzato l’emotività della serata per la commemorazione di Davide Astori, chi invece un rilassamento dopo un periodo tirato con i 4 clean sheet …. ma in fondo le verità solo solo un paio: la testa era già al Tottenham e siamo Leão dipendenti. In questa stagione Pioli ha fatto a meno del portoghese (a volte costretto, altre tra turnover e scelta tecnica) per sei volte. In queste sei partite il Milan ha vinto solo una volta contro il Monza con Leao che è subentrato ed ha firmato il gol del 4-1.
Senza di lui il Milan ha una media di 1,4 punti a partita. Con lui in campo la media sale a 2,2. Nel frattempo continua a rimandare il rinnovo del contratto. Se saremo costretti a venderlo (e consiglio di farlo in compagnia di Rebic e Origi) la cifra incassata dovrà essere spesa in giocatori d’attacco pronti e produttivi, non prospetti da aspettare o parametri zero inutili.
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