23 Novembre 2024

RossoneroBlog

Fatti ed opinioni su AC Milan

Fischi e non fiaschi

Nella settimana  della pausa della Nazionale il tema dominante delle prime pagine dei giornali e dei social non poteva essere che i fischi al portiere della Nazionale a San Siro. Autorevoli e non si sono divisi  sulla legittimità e opportunità dei fischi all’ex portiere del Milan. Facile esprimere  giudizi e tirare fuori  sentenze  sull’argomento. Ci si è  chiesto se sia stato  giusto fischiare il portiere “ingrato” dato che stava vestendo  la maglia  della Nazionale.
 
Utile in questo caso generalizzare il contesto: siamo in un periodo in cui la pandemia ha mietuto vittime, ha messo in ginocchio l’economia, diverse imprese sono sul baratro del fallimento e molta gente non riesce ad arrivare  a fine mese. L’economia  globale  sta barcollando sotto il peso dell’aumento delle materie prime,  il caro energetico e la bolla sul petrolio. Molti diranno che sono fuori contesto, non c’entra nulla  e quello di cui stiamo parlando, è  solo un gioco. Tutto vero come è vero che la gente non ce la fa più ed è in preda ad una sorta di collasso psicologico.
 
Facile dire, come hanno fatto  tanti “preticelli  di campagna”, che non è ammissibile fischiare un giocatore  che indossa la maglia della Nazionale. Ma chi ha fischiato è  gente comune, persone che magari lavorano in fabbrica  e si spaccano la schiena otto ore al giorno  per meno di 1.500 euro al mese, eppure va allo stadio paga il biglietto  magari per svagarsi  e dimenticare  le preoccupazioni che quotidianamente assillano la gente comune. Queste comuni persone  quindi non hanno diritto  di esprimere il loro dissenso o il loro sentimento,  perché  un essere senza morale e dignità indossa la maglia della Nazionale?

Un antico detto  siciliano recita: “U rispettu è misuratu, cu lu porta l’havi purtato”. E allora quale sarebbe  il rispetto  da portare ad un individuo che ha sputato nel piatto ove ha mangiato? E allora quale sarebbero  il rispetto, che molti soloni della carta stampata e dei social, hanno avuto  nei confronti  delle persone  che hanno fischiato e pagato il biglietto  per entrare allo stadio?

No, perdonatemi,  io sto con la gente  che ancora esprime sentimenti ed emozioni. Se mi incazzo è perché  sono stato ferito  e la mia dignità mi impone di non poter restare  indifferente a chi calpesta i sentimenti. Si potevi andare via , dicendolo chiaramente in tempo utile, fare come molti calciatori quando  chiedono di essere ceduti: nessuno  avrebbe detto nulla e probabilmente  San Siro avrebbe applaudito. Un procuratore avido che prende le difese per il suo assistito, ridicolizzando  una società  che ha avuto  un danno e la gente  che paga il biglietto, ha ancora  il diritto  di parlare?

Nonostante  il suo assistito continui  a fare il panchinaro d’oro a Parigi, ha ancora il coraggio  di parlare. No, non lo accetto per me e per chi si emoziona ancora per un giuoco, che permette di evadere dai mali del quotidiano  e dalle preoccupazioni  con le quali  siamo costretti  a combattere ogni giorno. La vita non è  fatta solo di soldi, questi consentono  di comprare molte cose ma non tutto: i valori non si comprano e nemmeno  si mercanteggiano. I valori della vita quali il rispetto  e la dignità  umana hanno un valore inestimabile ma non esiste denaro che li possa comprare. Inutile che a Torino, nell’ultima  inutile partita di Nations League, i tifosi  hanno applaudito  la povera vittima degli ingiusti fischi del Meazza, quasi a mo’ di ripicca nei confronti  dei tifosi, rossoneri e non, presenti in Italia-Spagna. 

Forse molti dimenticano il significato della parola dignità: termine che  si riferisce al valore intrinseco dell’esistenza umana che ogni uomo, in quanto persona, è consapevole di rappresentare nei propri principi morali, nella necessità di liberamente mantenerli per se stesso e per gli altri e di tutelarli nei confronti di chi non li rispetta. “Mantenerli  per se stesso  e per gli altri..”, molti forse tralasciano  questo aspetto.
Zucchero Fornaciari in un suo noto brano cantava:“Non c’è piu rispettoNeanche tra di noi. Non c’è piu il rispetto, il rispetto”.
Dunque fischi si ma non i fiaschi come quelli che molti vogliono far bere ai tifosi lesi nei loro sentimenti!


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