6 Luglio 2024

RossoneroBlog

Fatti ed opinioni su AC Milan

Giroud, il Liverpool e le convinzioni di Pioli

Olivier Giroud può rientrare contro il Liverpool ma ciò che affascina è come il Milan sia stato costruito con grande attenzione.

Partiamo subito col dire che Olivier Giroud, nonostante sia risultato negativo al tampone Covid-19 ieri, non sarà della partita contro la Lazio a San Siro. Il motivo è semplice: il francese non si è allenato per 8 giorni, compresa stamattina in quanto doveva passare dei test. Ci sarà sicuramente invece ad Anfield Road il prossimo 15 settembre contro i Reds del Liverpool del tedesco Jurgen Klopp.

A qualcuno può sembra che tre soli giorni di distanza dal match contro la Lazio possano sembrare pochi per entrare in forma ma per i professionisti è un tempo sufficiente. Presumibilmente, nelle idee di Stefano Pioli, c’è tutta una programmazione ben architettata per avere a disposizione sia Zlatan Ibrahimovic che Olivier Giroud nel trittico di partite contro Lazio, Liverpool e Juventus.

Ecco quindi che si può pensare che Giroud farà staffetta con Ibra nel match di Champions League contro i Reds. Ma a proposito di staffette, ricambi, alternative se si va ad analizzare un po’ più in profondità la rosa rossonera si potrà constatare che il Milan di quest’anno è stato costruito “di cesello” proprio per affrontare il trittico Campionato, Champions League e Coppa Italia, dove i primi due sono gli obiettivi principali.

Innanzitutto, la rosa parrebbe molto più ampia dello scorso anno ma meglio ancora diremmo che le alternative ai giocatori che magari hanno giocato in precedenza sono molto più valide. Altra cosa che piace molto è il giusto mix tra giovani di grandi prospettive, “senior” over 30 di grande leadership ed un tecnico che finora ha valorizzato e fatto crescere tutti i giovani che gli sono stati affidati.

Quest’anno si punta a fare esplodere definitivamente giovani come Sandro Tonali, Rafael Leao, Brahim Diaz e Alexis Saelemaekers. I buoni segnali si sono già visti nelle prime due di campionato contro Sampdoria e Cagliari vedendo un Milan aggressivo e a tutto campo che ha costretto spesso l’avversario “all’angolo” , utilizzare un termine di stampo boxistico. Il contributo invece di Simon Kjaer, Zlatan Ibrahimovic e lo stesso Giroud è appunto quello di guida dei giovani, con una presenza che contribuisce in modo determinante su tutti i livelli, sia tecnici, sia tattici, sia mentali.

Ci sono poi quelle che potremmo indicare come “certezze” , come Ante Rebic, Davide Calabria, Fikayo Tomori, Ismael Bennacer, Theo Hernandez o Franck Kessie e le “scommesse” come Junior Messias, Fodé Ballo-Touré, Tiémoué Bakayoko (per tornare a rivederlo come quello del Milan qualche anno fa), Yacine Adli o lo stesso Brahim Diaz, non certo per le sue competenze tecniche ma quanto al responsabilizzarsi del ruolo ereditato da Hakan Çalhanoglu.

Quindi diciamo pure quello che Pioli ripete come un mantra: “il Milan di quest’anno è il più forte che io abbia allenato” perché è vero, sulla carta lo è. Ovviamente in una stagione così lunga e costellata di impegni importanti ci saranno intoppi ed infortuni ma Pioli saprà ancora una volta tirar fuori “le castagne dal fuoco” e portare il Milan il più in alto possibile come ha fatto lo scorso campionato … e magari, chissà, qualcosina in più.