29 Settembre 2024

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Giroud: un signore, un grande atleta e un grande uomo

Photo by Nderim Kaceli / LiveMedia

Scopriamo tutti i numeri e le imprese del centravanti francese

Olivier Giroud è arrivato il 17 luglio 2021 a Milanello quasi trentacinquenne (compie gli anni infatti il 30 settembre) portandosi addietro la fama di campione ma anche una “certa età”. Sulla carta avrebbe dovuto arrivare per alternarsi con Zlatan Ibrahimovic, anch’egli un “giovane vecchio”, e insieme portare esperienza da dispensare ai giovani di cui era imbottito il Milan. In realtà sappiamo come è finita la storia. Zlatan ha cominciato ad aumentare le assenze per infortunio lo scorso anno mentre nella stagione che si concluderà oggi non è praticamente mai sceso in campo … e Olivier ha dovuto portare avanti l’attacco da solo. E lo ha fatto con un tasso di qualità molto alto … ma fra poco ne parliamo.

L’attaccante francese comincia la sua carriera professionistica nel Grenoble dove comincia con la U19 e, passando per la squadra B, approda poi nella squadra principale nel 2006. Un prestito al FC Istres nel 2007-08, dove mette a segno 14 gol e si guadagna la chiamate del neopromosso Tours al termine della stagione.
Da lì passa al Montpellier nel 2010 e nel 2011 vince il titolo di capocannoniere della Ligue 1 segnando 21 gol. L’anno successivo passa all’Arsenal a fronte di un esborso di circa 12 milioni di sterline. Cinque ottime annate nelle quali si mette decisamente in mostra con 253 presenze in tutte le competizioni, 105 gol e 41 assist. Ormai è un campione e infatti il Chelsea lo vuole.

Nel 2018 passa ai Blues dove rimane fino al 2021 contando 209 presenze, 39 gol e 14 assist. Guardando i freddi numeri il suo rendimento sembra decisamente calato ma la realtà è che al Chelsea la concorrenza interna era tanta e Giroud era uno degli attaccanti in rotazione. Già nel 2020 infatti viene riconfermato ma come attaccante di riserva. Nonostante ciò diviene il primo calciatore dei Blues capace di segnare un poker in una competizione europea, diventando anche il primo calciatore dei Blues a realizzare 4 reti in una gara in 10 anni (al Siviglia nella penultima partita della fase a gironi della Champions League). In precedenza ci era riuscito solo Frank Lampard, ora suo allenatore.
Con l’arrivo di Tomas Tüchel in panchina il suo spazio diminuisce a causa dell’incompatibilità tattica del francese negli schemi dell’allenatore tedesco ma nonostante ciò comunque si laurea campione d’Europa con i londinesi lasciando il segno.

Giroud celebra una delle sue due reti contro l’Australia ai campionati del Mondo del 2022

In tutto ciò, nel frattempo, ovviamente si conferma anche un pilastro della Nazionale francese con la quale diventa campione del Mondo nel 2018 e vice-campione del Mondo lo scorso anno (sconfitta ai rigori contro l’Argentina). Negli ottavi di finale vinti 3-1 contro la Polonia sigla il suo 52º gol in nazionale, diventando il miglior marcatore di tutti i tempi della nazionale transalpina, superando il record di un altro grande attaccante: Thierry Henry.

A luglio del 2021 quindi si trasferisce al Milan che paga per il suo cartellino 1 milione di euro più uno ulteriore di bonus. La storia rossonera di Giroud la conosciamo tutti. “Oli”, come viene affettuosamente chiamato dai tifosi rossoneri, con il gol segnato allo Stadium sette giorni fa allo Stadium contro la Juventus mette a segno 32 presenze, 12 gol (di cui 5 di testa) superando quindi i numeri del suo ultimo anno al Chelsea e 5 assist.
Quello che però ha fatto innamorare i tifosi rossoneri è stata, fin dall’inizio, la sua grande professionalità mettendosi sempre a disposizione della squadra e di Mister Pioli nonché la discrezione. Mai sopra le righe e sempre pronto a dispensare esperienza presso i suoi giovani compagni di squadra.
Inoltre, e qui sta l’aspetto principale dell’innamoramenti dei tifosi, i suoi gol sono sempre “pesanti” cioè non sono molti ma hanno un grande valore perché spesso hanno determinato il risultato in momenti cruciali o importanti.

Proprio come l’ultimo segnato alla Juventus che è valso la conquista dei tre punti e la certezza matematica della partecipazione alla prossima Champions League. Proprio come nel nostro titolo: un grande tale, un signore ed un grande uomo.


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Grazie Zlatan

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