Ad ogni partita è evidente la crescita dei nostri ragazzi, anche in mentalità
Avevamo tutti un po’ di apprensione per il trittico di partite che si aspettava in settembre e cioè gli scontri con quelle che solitamente vengono considerate big: Lazio, Liverpool e Juventus.
Il campo ha dato delle belle risposte: una bella vittoria con i laziali, una sconfitta ma di misura e facendo vedere chi siamo con gli inglesi ed un pareggio anche con 8 infortunati a Torino contro i bianconeri.
E sì, perché il Milan al completo fino ad ora non si è ancora visto. Anche l’allenatore rossonero Stefano Pioli ha dovuto ammettere, e lo ha fatto nel post gara contro la Juventus, che gli infortuni sono un problema abbastanza importante non solo perché non si ha la possibilità di schierare di volta in volta la miglior formazione possibile ma anche per il discorso delle turnazioni.
A causa degli stop di alcuni compagni, molti giocatori sono costretti a fare gli straordinari e questo aumenta il rischio di ulteriori infortuni. Dato che giocare ogni tre giorni ai livelli ed ai ritmi di gioco è molto pesante, a Milanello stanno provando a prevenire gli infortuni con lunghe sessioni di recupero dopo le partite. Ci si ferma a lungo per lavorare dopo l’allenamento, utilizzando metodi che servono ad accelerare il recupero come massaggi, immersioni nel ghiaccio ed altri accorgimenti.
Analizziamo le cause degli infortuni occorsi finora: Krunic si è fatto male in nazionale, Messias è arrivato in ritardo di condizione dal Crotone così come Bakayoko (e infatti ne ha subito le conseguenze), Ibrahimovic ha acciacchi dovuti all’età e conseguenze post operatorie, Giroud ha preso il Covid-19 e inoltre è stato bloccato da una lombalgia, Kjaer e Calabria hanno infortuni muscolari causati con ogni probabilità dal troppo utilizzo. È evidente che qualcosa nella preparazione e nel trattamento dei muscoli dei giocatori deve essere modificato. A Milanello fanno sapere che stanno facendo di tutto per migliorare questa situazione, speriamo …
In tutta questa emergenza è saltata fuori una novità, anche se guardandola bene di novità poi non si tratta ma solo do ulteriore conferma: Pierre Kalulu, che ha sostituito Simon Kjaer durante il match contro la Juventus ha affrontato la partita con coraggio e determinazione, chiudendo in crescendo la sua prestazione con un quasi goal sventato solo da un miracolo di Szceczny.
Già lo scorso anno il giovane francese aveva dato garanzie, sia nel ruolo di centrale che in quello di terzino destro e quindi Pioli potrebbe proporre nuovamente il ragazzo proprio per sopperire alla mancanza di Calabria. Dal canto suo il vice capitano del Milan ha messo l’Atletico nel mirino e proverà ad esserci. Florenzi invece, idealmente preso per la sostituzione proprio di Calabria, è il primo cambio di Saelemaekers. Potremmo quindi vedere Kalulu come terzino contro Venezia e Spezia.
Certo è che se al Milan trovassero finalmente la quadra per risolvere almeno per buona parte il problema degli infortuni, Pioli si troverebbe disponibile una rosa decisamente più ampia e qualitativamente migliore dello scorso campionato, così da affrontare con serenità gli impegni ravvicinati che i rossoneri hanno in questa stagione. Finora i ragazzi hanno retto e ciò che è saltato subito agli occhi è la mentalità da vincenti che stanno sfoderando. I commenti da arrabbiati che Diaz e Leao hanno confessato anche sui loro account social fanno capire che sono cresciuti anche a livello mentale.
Se fino allo scorso anno un pareggio in casa della Juventus a fronte di 8 infortunati era considerato un risultato eccezionale, quest’anno invece lascia ai giocatori rossoneri l’amaro in bocca perché avrebbero voluto vincerla a tutti i costi … e ci stavano quasi riuscendo vista la reazione avuta nel secondo tempo schiacciano la Juve nella sua metà campo, pareggiando con una splendida inzuccata di Rebic e quasi segando il goal della vittoria con il giovane Kalulu.
Lo stesso Tonali ha preso saldamente in mano le redini del centrocampo ed anche ieri ha fatto vedere di che pasta è fatto, sia ai tifosi (che in questo momento sono in adorazione) che al rimpianto Locatelli.
Brahim Diaz si è caricato sulle spalle la responsabilità del numero 10 e sforna prestazioni di alto livello in ogni partita.
Tutto ciò, congiuntamente alla risoluzione del problema di cui si parlava sopra, ci fa ben sperare per un futuro a tinte rosee.
Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall’età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
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