Un Milan bello e convincente primo in classifica che non perde neanche un colpo
Quando nella vita sei poco considerato e temuto, per vincere ed emergere devi dare più di quello che è nelle tue forze: devi combattere contro chi ti scredita, ti da poca considerazione, contro chi tenta di calunniare il tuo operato dicendo che è solo frutto del fato e della buona sorte. Ciò vale nella vita come nello sport, e forse questo è quello che accade ad ogni giornata di campionato al Milan.
Dopo il lock down si sono giocate 70 partite, il Milan sarebbe primo con 155 punti insieme all’Inter e la Juventus sarebbe staccata di 14 punti, eppure si parla ad ogni partita di prova di maturità per i rossoneri. Si parla sempre di squadra giovane e con poca esperienza, supportata da Ibrahimovic, a detta di molti “vecchio e acciaccato”, che nelle sue poche apparizioni incide ancora pesamente con goal e assist. Non sarà al massimo come a 30 anni però: “Ma sono ancora qua Ci vuole abilità Eh, già Il freddo quando arriva poi va via Il tempo di inventarsi un’altra diavoleria..”
Un Milan bello e convincente primo in classifica che non perde neanche un colpo, però per tutti il Napoli è più bello e l’Inter ha una squadra più forte. Fino a sette giorni fa ancora qualcuno parlava di Juventus come squadra che avesse la miglior rosa, tralasciando però di analizzare i singoli componenti del centrocampo e le soluzioni attuali che ha in attacco; ma va bene così. Ieri a Roma molti sostenevano che lo “Special One” , che di speciale probabilmente gli è rimasto solo il soprannome, doveva far vedere le streghe al Milan e invece, in undici contro undici per settanta minuti, i rossoneri hanno impartito una sonora lezione di calcio, in un Olimpico gremito di tifosi giallorossi.
Ma il Milan con il pubblico …
Ah già! Dimenticavo quelli che sostenevano che col pubblico sarebbero tremate le gambe ai giocatori milanisti. L’espulsione di Theo ha inciso pesantemente come se con un uomo in meno, cosa già capitata con l’Atletico Madrid, si rompesse qualche ingranaggio nel favoloso meccanismo messo a punto da Stefano Pioli. Nonostante le difficoltà il Milan è riuscito a resistere e a portare meritatamente i tre punti a casa. Tutto il resto sono solo chiacchiere, come quelle arbitrali: comodo giudicare l’episodio di Kjaer su Pellegrini, però non si parla del fallo su Krunic che ha portato, nella conseguente azione, all’espulsione di Hernandez.
La forza del gruppo consente sempre di superare le difficoltà: ormai la squadra è un meccanismo armonioso che consente di migliorare i singoli. Persino il tanto vituperato Tatarusanu ha dimostrato di essere portiere all’altezza della Serie A, quando veniva screditato anche da molti tifosi rossoneri. Chiaramente gli umori e le critiche cambiano alla velocità della luce, basterà steccare qualche partita per ritornare a parlare di Milan non da scudetto e squadra non matura, ma va bene così i conti si fanno alla fine.
I fatti dicono che il Milan è un gruppo consapevole dei propri mezzi con le idee abbastanza chiare, e mentre prima si sperava di puntare allo scudetto oggi è giusto crederci, poi magari qualcuno ci riderà sopra… “Lo spirito, la voglia di vincere, e la voglia di eccellere sono le cose che durano. Queste qualità sono molto più importanti degli eventi che accadono.”
Antonio Scibetta è un appassionato tifoso milanista, editorialista attento e preciso. Come gli altri collaboratori di questo sito è membro del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
Scopri di più da RossoneroBlog
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
Altri articoli
Ma allora, dove si farà questo stadio?
Esiste un caso Leao?
Il Milan ed i grandi rimpianti