di Matteo Battisti
Le ultimissime indiscrezioni di mercato vedono il giovanissimo diciottenne Matija Popovic come nuovo rinforzo per il Milan. La domanda che tutti noi ci poniamo in questo momento è se la giusta direzione, in un periodo delicato come questo, sia puntare su giovani talenti ancora in prospetto di crescita.
Analizzando il ragazzo ci si rende subito conto di avere nelle mani un potenziale crack, ma secondo il mio punto di vista, in un periodo tempestato da infortuni ed un allenatore continuamente sotto esame, la situazione diventa tutt’altro che percorribile per un giovane talento in attesa di una possibilità per brillare.
Ripensando alla vicenda De Ketelaere qualsiasi tifoso e sostenitore sarebbe in dubbio su questa mossa decisa principalmente da Moncada e la domanda che pare scontata a tutti è, perché non puntare su un giocatore già pronto dal sicuro rendimento?
Di opzioni percorribili ce ne sarebbero tante, basta pensare a Raphael Varane, in rottura con lo United e in cerca di una nuova squadra per riconfermarsi. Chi meglio di lui con esperienza, voglia e tenuta difensiva per tamponare l’emergenza infortuni che ci perseguita da ormai diversi mesi e che permetta inoltre di fare un importante upgrade in difesa.
Affidiamo assolutamente la piena fiducia nella professionalità di Moncada, Ibrahimovic e Furlani, ma su alcune scelte di mercato è giusto a volte lanciare un piccolo sguardo di critica.
Il Milan è una squadra ed una società con un forte ideale, ma a volte avere una visione diversa fuori dai tuoi schemi quotidiani potrebbe essere la giusta soluzione ai problemi.
Questa non deve essere assolutamente interpretata come una critica all’operato fatto fin ora dalla dirigenza sul mercato, ma una spinta per raggiungere vedute ed obiettivi differenti che facciano bene alla squadra e di conseguenza all’intera società.
Teniamo ovviamente conto che il giovanissimo serbo rientrerà, come tanti altri giovani prospetti individuati dal Milan, a far parte del progetto di crescita e auto sostenibilità fondato e portato avanti già da un anno da Red Bird. Un investimento importante per quanto riguarda anche l’occupazione dello slot extracomunitario che andrebbe affidato proprio al talento serbo.
Mi chiamo Matteo Battisti, ho ventidue anni e sono un grande appassionato di calcio e tifoso rossonero. Studio presso l’Università degli Studi Roma Tre per il corso di laurea di Scienze della Comunicazione.
Il mio sogno è quello di poter un giorno entrare a far parte della redazione di una testata rossonera. Nel mentre coltivo la mia passione per il giornalismo, la comunicazione e soprattutto per il Milan.
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