5 Luglio 2024

RossoneroBlog

Fatti ed opinioni su AC Milan

Il Milan è cambiato, è evidente.

Durerà? Niente dura in eterno ma le premesse per una bella stagione sono molto buone.

Sabato sera in tribuna a San Siro c’era Gerry Cardinale, per la seconda volta di fila a vedere il suo Milan dopo la partita al Dall’Ara di Bologna. Lo abbiamo visto tutti inquadrato dalle telecamere, gongolare soddisfatto al primo goal di Christian Pulisic. E ha ragione ad esserlo perché è sotto gli occhi di tutti che il Milan abbia fatto un cambiamento rispetto alla sua edizione ’22-23.

Oggi appare una squadra dinamica, veloce, aggressiva. Merito del cambio di modulo che in combinazione all’arrivo, chiesto ed ottenuto da Stefano Pioli, di giocatori con determinate caratteristiche funzionali alle sue idee di gioco ha fatto in modo che i rossoneri vincessero le prime due di campionato contro Bologna e Torino.

Per tutti i “rosiconi” ed i “capiscers” che hanno affermato che è facile vincere contro due squadre che non hanno grandi ambizioni, sottolineo il fatto che il Bologna ieri ha rischiato di vincere contro la solita Juventus favorita per il titolo, la quale ha potuto pareggiare solo perché ai felsinei è stato negato un rigore talmente netto che avremmo potuto vederlo anche ad occhio nudo stando sulla Luna.
Circa il Torino ricordo a tutti che fino alla scorsa stagione è sempre stata squadra che ci ha fatto disperare ma Ivan Juric, onesto come sempre, ha affermato invece “Divario enorme, non c’è stata partita, differenza abissale tra le due squadre. È la prima volta che il mio Torino fa una partita del genere: divario di gambe, di velocità, di forza enorme. Abbiamo sempre fatto belle partite contro il Milan, ma oggi mi è saltato all’occhio il fatto che il Milan abbia messo in squadra giocatori di gamba, europei, forti. Ho visto ciò che hanno fatto in amichevole: hanno perso 2 giocatori e ne hanno messi 6 europei, molto forti, molta gamba, tecnica buona, che giocano a ritmi elevati. In questo momento li vedo nettamente più forti dell’anno scorso. Theo e Leao sono maturati, è questa la sensazione”.

Cosa aggiungere al commento di Juric e a quanto abbiamo potuto vedere finora del “nuovo” Milan?
Volendo aggiungere qualcosa di carattere più puramente tecnico possiamo dire questo: il Milan ’23-24 usa i terzini come mediani aggiunti. Non è una novità. Già lo scorso anno Pioli ogni tanto ha chiesto questo movimento a Theo Hernandez. La novità quest’anno è data dal fatto che il centrocampo è disposto a tre , con due mezze ali laterali che spingono. Quindi la frequenza con la quale i terzini si accentrano facendo i mediani è aumentata.

E questo movimento non lo fa più solo Theo ma anche Davide Calabria. Andate a rivedervi la partita e noterete che anche il nostro Capitano lo fa e lo fa contemporaneamente a Theo. In sintesi, in fase di possesso i terzini rossoneri si accentrano e alzano sulla linea mediana, mentre le mezzali si trasferiscono sulla trequarti. E che mezzali! Stiamo parlando di due giocatori, Ruben Loftus-Cheek e Tijjani Reijnders, che hanno velocità e visione di gioco. Quest’ultimo aspetto molto accentuato nel caso dell’olandese mentre l’inglese aggiunge anche forza fisica.

Questo significa che gli esterni laterali (Christian Pulisic e Rafael Leao o chiunque al loro posto) posso attaccare accentrandosi oppure crossando per Olivier Giroud (o servendolo a dovere).

Quindi la soluzione alla mancanza di un puro mediano basso di contenimento e riproposizione il nostro Mister l’ha già trovata e Rade Krunic quindi non solo può aggiungere interiormente copertura (in fase di difesa, con le mezze ali in mediana e i terzini a fare i terzini) ma tranquillamente avere (in fase d’attacco) due compagni a cui smistare (i terzini) i quali a loro volta possono imbeccare le mezze ali e conseguentemente i compagni d’attacco.

Pioli, come tutti, avrà anche alcuni limiti ma che non si dica che è un allenatore mediocre e fortunato.Chiunque lo dice, mi spiace, ma di calcio se ne intende poco. È solo la mia personale opinione … ma supportata da fatti.