

Dunque… in squadra abbiamo ancora il portiere della Nazionale francese, uno dei migliori al mondo. È vero, ha attraversato qualche momento di appannamento nel recente passato, ma nelle ultime due o tre partite ha dimostrato ampiamente di che stoffa è fatto.
Davanti a lui troviamo quello che è ancora considerato uno dei migliori terzini sinistri d’Europa. Sul lato opposto si alternano un giovane terzino destro, forte e duttile, cresciuto nella prestigiosa scuola del Real Madrid e capace di giocare anche come ala, e un terzino inglese pluricampione, che porta carisma ed esperienza.
Tra i due terzini si alternano diversi centrali che molte squadre vorrebbero avere, e non serve nemmeno fare i nomi. Tre di loro, peraltro, si sono comportati ottimamente nella difesa a tre dell’ultima partita di campionato.
Più avanti ci sono due centrocampisti completi, dotati di tecnica e sostanza: un francese la cui assenza si fa sempre sentire quando manca, e un olandese che, con 14 gol (al momento), è il centrocampista più prolifico nei Top 5 campionati europei. Alle sue spalle c’è un certo Çalhanoglu, autore di 10 reti, di cui però 6 su rigore.
Avvicinandoci all’attacco, a destra troviamo un americano che sta superando la già ottima stagione passata: finora ha collezionato 15 reti e 11 assist, e la stagione non è ancora finita. A sinistra, un portoghese spesso criticato, che molti vorrebbero vedere lontano dal Milan, ma che da quattro stagioni consecutive mette insieme più di 10 gol e 10 assist in tutte le competizioni.
Per la cronaca: non succedeva dai tempi di Kaká, sedici anni fa.
In attacco, un giovane e prolifico centravanti messicano arrivato solo due mesi fa, sfortunato per via dell’infortunio e per un allenatore che insiste a non valorizzarne le caratteristiche. Eppure, tra Olanda e Italia, ha già segnato 19 gol in stagione. Si alterna con un inglese in prestito che, pur non essendo il titolare, ha messo a segno 10 reti e sta facendo di tutto per meritarsi il riscatto.
E non ho nemmeno parlato di quelli che molti considerano “riserve”. Se siamo noni in campionato con 51 punti, se siamo usciti dalla Champions League, non può essere perché la rosa è di scarso valore. Dopo quanto scritto finora, è chiaro che non è così.
Sono pronto a scommettere che tante squadre vorrebbero avere nei propri ranghi giocatori come Maignan, Jiménez, Hernández, Walker, Fofana, Reijnders, Pulisic, Leão, Giménez, Abraham e altri ancora.
Arricchire e migliorare questa rosa è un dovere, se si vuole che il Milan torni presto protagonista in Europa. E per farlo, con questa base di giocatori, non servirà molto. Il nuovo Direttore Sportivo dovrà essere all’altezza del compito, anche senza poter contare sui proventi della Champions e, forse, di altre competizioni europee.
Sarà lui a suggerire il nome del nuovo allenatore e, insieme, dovranno fare il massimo per correggere tutti gli errori commessi in questa stagione sfortunata.


Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall’età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
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