Finalmente verso la fine di luglio il nostro Milan comincia a prendere forma. Prima di tutto ci sono da notare dei buoni segnali per quanto riguarda la mano di Paulo Fonseca sulle dinamiche in campo. È ovviamente presto per cominciare ad esaltarsi o per capire se siamo in grado di ambire a determinati traguardi ma lasciatemi dire che aver pareggiato contro il Rapid Vienna e aver vinto contro il Manchester City in entrambe le amichevoli, mettendo in campo una squadra con Primavera, ritorni dai prestiti in attesa di vedere in campo nuovamente i soliti che sono stati impegnati nelle competizioni internazionali post stagione, sono segnali che possiamo giudicare positivi. Ovviamente possiamo aspettarci di perdere contro Real Madrid e Barcellona però, siamo onesti, in molti si aspettavano risultati peggiori finora.
Come ho detto sappiamo benissimo tutti che le amichevoli estive non fanno testo ma, lo ripeto, sono le condizioni in cui Fonseca le ha affrontate e di conseguenza i risultati che ha ottenuto che la dicono abbastanza lunga su come le cose sono cambiate finora e su come stanno cambiando.
A livello di staff ovviamente abbiamo registrato il cambio di allenatore, una cosa che come sempre comporta cambi di allenamenti, modi di disposrsi in campo, metodi di gioco. Inoltre sono cambiati i preparatori e i fisioterapisti, un fatto che dovrebbe scongiurare la strage di infortuni muscolari avuta negli anni pioliani.
Tutti i giocatori consultati si sono dichiarati entusiasti di Fonseca e questo è un ottimo segnale. L’allenatore stesso sta valutando tutti i giocatori a sua disposizione, addirittura rivalutando anche quelli che erano stati dati in prestito perché non considerati utili all’economia della squadra (vedi alla voce Saelemaekers).
Infine, come dichiarato in primis da Zlatan Ibrahimovic e poi da Giorgio Furlani quando hanno detto che gli obiettivi c’erano ma non c’era tutta questa fretta, è arrivato prima Alvaro Morata in attacco e ieri si è chiuso per l’arrivo di Strahinja Pavlovic in difesa, mentre secondo i più affidabili esperti di mercato anche l’arrivo di Emerson Royal (sempre in difesa) è cosa quasi fatta e mentre Geoffrey Moncada è al lavoro contemporaneamente su più fronti per il centrocampo (Youssouf Fofana dal Monaco, Manu Konè, centrocampista del Borussia Moenchengladbach e della nazionale francese e Lazar Samardzic dell’Udinese).
Sono convinto che alla fine anche questa matassa si sbroglierà e il Milan lo farà alle migliori condizioni. Certamente sarebbe assurdo svenarsi (35 milioni) per avere Fofana quando si svincolerà tra 5 mesi. L’offerta presentata ieri è stata di 17 milioni + 3 di bonus (fin troppo, a mio parere) e giustamente il Milan da quella non intende scostarsi. Ci sono alternative. Così come sono convinto che arriverà un altro colpo in attacco (Füllkrug? Abraham?) e altrettanto convinto che con Fonseca vedremo il miglior Leao di sempre.
Il puzzle quindi si sta componendo e come tutti i puzzle, se si vuole farli bene, bisogna avere pazienza e lavorare per gradi.
Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall’età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
Scopri di più da RossoneroBlog
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
Altri articoli
Come direbbero a Roma … aridàje!
Tutto il marcio nella Lega
Bologna-Milan rinviata. La solita farsa all’italiana