No, non sono impazzito per fare un titolo del genere. Gli argomenti di questo articolo sono due ed in qualche modo correlati tra di loro: la situazione dell’Italia e dei nostri club nel massimo torneo internazionale ed il percorso rossonero, sia in Champions League che in campionato.
Ormai sembra che io pratichi il tiro al piccione menzionato nel titolo quando parlo dell’operato di Paulo Fonseca. Anche ieri sera il Milan ha ottenuto una vittoria, la sua terza consecutiva, in Champions contro lo Slovan Bratislava. La formazione slovacca, ad oggi 35ª in classifica CL (il Milan è 14°, in compagnia con Dortmund, Atletico Madrid, Aston Villa e Bayern Monaco), è quella squadra che fino a ieri aveva segnato due reti in tutto il torneo e ne ha segnate altrettante in una sola partita proprio al Milan.
I rossoneri in campo a Bratislava hanno subito due goal, uno in contropiede fulminante ed il secondo con un bel tiro di Marcelli nel sette servito da un compagno sfuggito a Pavlovic. Il vantaggio di tre goal segnati da Pulisic, Leao e Abraham stava per essere vanificato per errori che in maniera superficiale potremmo definire difensivi ma in realtà sono di impostazione generale della squadra.
Fonseca, dopo tre mesi abbondanti di gestione della squadra ancora non ha capito che gli uomini che ha a disposizione non sono adatti a giocare un calcio di gran movimento, scorrazzando avanti e indietro per tutto il campo, eseguendo compiti che non rientrano nel loro ruolo ma soprattutto per i quali alcuni di loro non sono proprio portati. Se ne esce poi a fine partita davanti ai microfoni TV dicendo che qualcosa in difesa deve essere cambiato perché “i giocatori non sanno leggere la partita”.
Mi risulta, caro Fonseca, che è vero che i giocatori dovrebbero saper leggere le azioni di gioco ma l’impostazione tattica della squadra sia affare tuo e se tu ed i tuoi uomini armati di monitor a bordo campo vedete (come tutti noi spettatori) che la squadra è nella sua totalità sbilanciata in avanti può essere che venga inviata in contropiede o che ad alcuni difensori non propriamente “fulmini di guerra” come Pavlovic possano sfuggire gli avversari.
Il Milan non può avere un centrocampo a due che suggerisce per gli attaccanti e contemporaneamente si trovi da tutte le parti del campo a difendere insieme agli attaccanti stessi, il tutto mentre i difensori devono proporsi spesso in avanti. Personalmente credo che una difesa che avanzi dalla propria area piccola fino a ben prima della linea di centrocampo, lasciando il compito ai terzini ogni tanto di puntare ancora più avanti, sia sufficiente e ci permetta di essere più coperti.
Specialmente se in campo su quattro difensori hai Pavlovic, roccioso ma non un velocista, e Calabria che non ha tra le sue qualità quella del recupero veloce dell’avversario in caso d contropiede.
Il tecnico portoghese dovrebbe ormai averlo capito … però lui insiste e nel frattempo il Milan arranca.
Non voglio aprire il vaso di Pandora, già aperto in precedenza sempre da me, nel quale potremmo osservare che un Gasperini o un Palladino con la nostra rosa farebbero faville ma trovo davvero strano che Gerry Cardinale non sia allarmato dal fatto che il suo piano sta leggermente deragliando dalla timeline stabilita e che in proiezione questo deragliamento potrebbe portare a mancati incassi che inficerebbero la buona riuscita del progetto Red Bird.
Fonseca deve darsi una svegliata. Non credo che non abbia capito che a fine stagione dovrà portare almeno il minimo dei risultati stabiliti in precedenza.
La buona notizia è che grazie alle vittorie di ieri di Inter, Atalanta e Milan rispettivamente su Lipsia, Young Boys e Slovan, l’Italia supera il Portogallo (e l’Inghilterra) nel ranking UEFA e si porta al 2° posto, una cosa che ci porta la possibilità di ottenere un posto in più in Champions League nella stagione prossima.
Caro Fonseca, vediamo di non vanificare questa preziosa chance …
Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall’età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
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