22 Settembre 2024

RossoneroBlog

Fatti ed opinioni su AC Milan

La vittoria di Pioli? Convincere una grande club di essere all’altezza delle sue ambizioni

Effettivamente tutti possono riconoscere i meriti di Stefano Pioli: è l’uomo che ha preso il Milan lasciato terzultimo in classifica da Marco Giampaolo il giorno 8 ottobre 2019 e, dopo varie vicissitudini, l’ha portato al secondo posto in classifica lo scorso anno, all’ingresso finalmente in Champions League e attualmente lo sta conducendo al primo posto nella classifica di Seria A , in coabitazione con il Napoli.

Detta così la cosa sembra estremamente semplice. In realtà sappiamo tutti che tra un avvenimento e l’altro ci sono state sconfitte brutte (in casa col Genoa all’inizio della pandemia), pesanti (a Bergamo per il 5-0 subito dall’Atalanta) e l’ombra ingombrante di Ralf Rangnick. Poi alla ripresa del calcio dopo il lockdown la squadra cresce , sempre di più e il 21 luglio del 2020 Ivan Gazidis annuncia che Mister Pioli rimarrà al Milan.

Si arriva quindi a fine campionato col Milan secondo in classifica e che ritorna in Champions League dopo un’assenza di ben sette anni. Il rinnovo e la conferma è il giusto premio per aver dato tutto durante mesi difficili professionalmente e umanamente. Gazidis riconosce che l’idea Rangnick, idea che aveva portato al licenziamento di Boban in primavera dopo un’intervista fiume alla Gazzetta, non era più attuabile. Squadra, dirigenza e tifosi erano con Pioli: ribaltare tutto a quel punto sarebbe stato dannoso. In meno di un anno il #PioliOut era già dimenticato.

Quattro mesi dopo arriva la firma per il prolungamento del contratto dell’allenatore rossonero. Estensione fino a giugno 2023 con opzione di prolungamento fino al 2024. Stipendio di 3,2 milioni di euro netti più vari bonus legati, nell’ordine, a ingresso in Champions League, vittoria scudetto, vittoria Coppa Italia e vittoria Champions League.

Ma, come dicammo nel titolo, la vittoria più grande Pioli l’ha già ottenuta e cioè convincere un grande club, dopo averne allenati 17 in 13 stagioni differenti, ad essere all’altezza delle sue ambizioni e della sua storia. L’uomo che ha costruito un Milan gradino dopo gradino fino alla lotta allo scudetto e chissà anche agli ottavi di finale di Champions League.