La stampa sportiva dipinge i dirigenti delle società di calcio come bambini delle elementari
Io capisco tutto … capisco che il calcio è lo sport del popolo, capisco che lo si voglia raccontare come se ancora fosse una sorta di battaglia tra le varie parti o fazioni perché alla fine è quello che i poveri giornalai devono scrivere se vogliono sperare di vendere qualche copia in più del loro foglio oppure di attirare qualche gonzo in più sulla loro pagina web per guadagnare sulla pubblicità da ogni click, però …
però davvero dobbiamo credere che Direttori Sportivi, che devono rispondere ad Amministratori Delegati i quali maneggiano i conti di società che fanno girare i milioni come se fossero le noccioline che noi facciamo girare nella vaschetta quando ci facciamo l’aperitivo al bar, si mettano a farsi i dispettucci come i bambini della scuola materna o delle elementari?
Secondo questi luminari dell’informazione, i dirigenti dell’Atletico Madrid si sarebbero indispettiti perché (secondo la loro versione) al Milan non li avrebbero informati che avrebbero avuto intenzione di esercitare la clausola rescissoria per Alvaro Morata ma sarebbe stato il giocatore stesso a farlo e allora per dispetto ora si butterebbero su due obiettivi di mercato rossoneri, Niclas Füllkrug e Strahinja Pavlovic, di modo da restituire ”il favore” …
Okay, diciamo che la parte in cui si narra che si siano indispettiti ci può stare … ma che allora perdano tempo andando a disturbare le trattative rossonere o, peggio ancora, vogliano acquistare due giocatori che finora non erano entrati nei loro radar solo per il fatto che stanno trattando con il Milan mi sembra davvero la favoletta per i bambini …
”il piccolo porcellino si rifugiò nella sua casa di legno ma il lupo cattivo non si fermò e soffiando forte forte buttò giù la casa del porcellino che dovette scappare…”
Poi però si affrettano a dire che comunque per Pavlovic non c’è problema e semmai il problema starebbe nel far arrivare il tedesco perché gli spagnoli avrebbero offerto 20 milioni al Borussia invece dei 15 del Milan.
”Per Füllkrug c’è bisogno di drizzare bene le antenne e guardarsi le spalle dalla concorrenza dell’Atletico Madrid” si affrettano a scrivere allarmati quelli di MilanNews …. drizzare le antenne e guardarsi le spalle …. Come se Füllkrug fosse l’unico centravanti d’area disponibile sul mercato.
Il tedesco rappresenta una buona occasione per il Milan e 15 milioni è il prezzo giusto per il cartellino di un attaccante di 31 anni ma sappiamo benissimo che il Milan non partecipa ad aste e se davvero l’Atletico vorrà spenderne 20, penso proprio che la dirigenza rossonera dirotterà il suo sguardo altrove.
Tuttosport, quotidiano dal quale MilanNews ha tratto le informazioni per il suo articolo, fa molto il gradasso perché finalmente all’orizzonte sembra profilarsi un mercato migliore di quelli delle stagioni passate e la Juventus sta continuando a paercorrere un sentiero virtuoso seppur il bilancio sta comunque ancora piangendo. Pertanto ora la strategia è far vedere che gli altri sono sempre ”in pericolo”, che i loro concorrenti sono sempre ”in agguato” mentre i bianconeri ”soffiano” Cabal all’Inter …
Non importa se il Milan sta facendo altrettanto ma già da anni e se, come lo scorso anno, farà un mercato adeguato alle esigenze della stagione che sta per cominciare … “Milan beffato” è lo slogan preferito dei giornalai che nemmeno brillano per fantasia, visto che ormai questo ritornello va avanti da qualche anno.
Personalmente se Füllkrug arriverà, sarò contento perché è una buona soluzione anche per una complementarità con Morata … e se non arriverà perché secondo Tuttosport gli spagnoli giocano a “non mi hai fatto male, faccia di maiale” con i rossoneri, beh … arriverà qualcun altro.
Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall’età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
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Francamente …
Probabilmente è presto, ma …
Si parla sempre troppo e troppo presto