Tra le 15.45 e le 16.30 di oggi 24 aprile il Napoli stava battendo fuori casa l’Empoli per 2-0 e in classifica si trovava ad una lunghezza dal Milan e a due dall’Inter, che la sera di sabato aveva stracciato la povera Roma di Jose Mourinho.In barba quindi ai grandi esperti del calcio che scrivono e sentenziano dalle colonne della carta stampata sportiva o da quelle di vari siti dedicati, il Napoli clamorosamente stava riaprendo la corsa a tre per lo Scudetto.
Pensateci, una partita e cambia tutto … un punto di distanza tra le prime tre in classifica … In ogni caso alcuni quotidiani, come ad esempio La Stampa di Torino, già l’altroieri davano per vincitrice dello Scudetto l’Inter e vincitrice della Coppa Italia la Juventus , così da dare già per scontata la finale di Supercoppa tra le due. Secondo i soliti soloni del giornalismo sportivo, Milan quindi già condannato ad essere comprimario e Inter trionfante sugli allori.
I rossoneri quindi, in involuzione da alcune partite e pertanto già relegati in seconda o terza o quarta posizione in classifica (sempre secondo i soli giornalisti), si presentano all’Olimpico e subiscono lo svantaggio già al 4’ per merito del solito Ciro Immobile. Per i suddetti giornalisti, la conferma di ciò che raccontano da tempo.
Peccato ….
Peccato perché il Milan non è d’accordo. Il Milan, che ancora una volta ha subito non uno ma ben due torti arbitrali da parte di Guida e l’ormai arcinoto “regolamento interpretativo” che ci regala sorprese ad ogni partita (come con la roulette russa) non espellendo Strakosha dopo la sua parata con le mani fuori area e non concedendo rigore per il mani in area di Luis Alberto, a cominciare dal 10’ del primo tempo ha cominciato “l’assalto a Fort Apache” provando a scardinare il fortino laziale in tutti i modi.
Rafa Leao ha cominciato a macinare gioco come sa fare ed è stato grazie a lui che Olivier Giroud ha segnato il goal del pareggio al 50’. Stefano Pioli poi ancora una volta indovina le sostituzioni facendo entrare Ibrahimovic e Rebic al posto di Brahim, abbastanza evanescente, e Giroud. Quest’ultima mossa ha fatto storcere un po’ il naso ad alcuni tifosi sui social ma alla fine Pioli, che ha sempre detto che lo svedese e il francese non possono stare insieme in campo, ha avuto ragione. Zlatan è più attaccante che si muove fuori dall’area e fa da punto di riferimento e Rebic viene immesso per essere pronto ad inserirsi negli spazi che lo svedese avrebbe aperto.
Proprio da Ibra arriva il colpo di testa che smarca Tonali , il quale al 92’ la butta dentro per il goal della vittoria! Grande Milan e grande prova di carattere. Le statistiche come al solito parlano di un Milan che produce tanto gioco e tanti tiri (25 rossoneri contro i 7 dei laziali – 8 in porta del Milan contro i 2 della Lazio) ma che ha anche battagliato parecchio: 28 cross del Milan contro gli 8 della Lazio, 25 contrasti rossoneri contro gli 8 dei biancocelesti.
Circa i saccenti giornalisti che all’inizio del campionato non solo non ci davano a lottare per lo scudetto ma alcuni di loro nemmeno ci vedevano in Champions, ricordiamo una cosa: il Milan ha la qualificazione matematica ai gironi della massima competizione europea già con cinque giornate in anticipo. Un risultato ben differente dallo scorso anno, all’ultima giornata, e da due anni fa quando ci giocammo il turno in Europa League ai rigori con il Rio Ave.
Vabbè … addirittura avevano pronosticato l’Atalanta davanti a noi …
Ma lasciamo pure che continuino a pensare che questo Milan, quello fatto di giovani, quello sapientemente guidato da Pioli, quello costruito da Maldini e Massara, sia sempre un avversario da sottovalutare. Lo stesso Tonali a fine partita ha dichiarato: “In pochi credono in noi, siamo davanti ma nessuno dice che siamo forti. Noi siamo umili e pensiamo una partita alla volta”.
Sandro, lo spirito del Milan.
Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall’età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
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