La mia ultima analisi, quella relativa alla sconfitta in Supercoppa, era cominciata dicendo che era permeata di tristezza. Ero triste perché una sconfitta così bruciante mi aveva ferito, un po’ perché arrivata da parte di “quelli là” – quelli con le strisce nerazzurre – e un po’ perché la partita non l’avevamo proprio giocata.
Avevo concluso dicendo che si trattava non di un calo fisico ma di un caso di stanchezza mentale, prendendomela un po’ con pochi singoli (in particolare Tatarusanu) e auspicando due cose: un cambio di modulo, passando ad un più compatto 4-3-3, e una scossa mentale per uscire dal torpore. Abbiamo visto tutti che ieri sera non c’è stata ne l’una e nemmeno l’altra cosa.
Questo 4-0 non mi lascia tristezza … sono proprio incazzato. Questa sconfitta mi ha fatto male ma male per davvero. Dopo il primo goal ho pensato che di lì a poco si sarebbe vista una reazione. I nostri ragazzi nel recente passato ci hanno dimostrato più di una volta di saper ribaltare queste situazioni ma la differenza è proprio questa: quelli che erano in campo ieri sera non erano neanche i lontani parenti di quelli del “recente passato”.
Ieri sera non ho visto il Milan che in tre passaggi era capace di arrivare in porta, non ho visto il Milan che con i centrali andava ad aggredire i centrocampisti avversari, non ho visto il Milan imprevedibile sulla corsia di sinistra e nemmeno quello del roccioso centravanti capace anche coi suoi movimenti di liberare un compagno a rete.
Invece ho visto 11 persone ai quali era stato detto di giocare come squadra ma che si affidavano a tentativi personali. Ho visto una difesa che continuava a passarsi la palla orizzontalmente per poi fare lanci lunghi a Leao per la serie “buttiamola a lui che sa cosa fare”. Peccato che ormai anche i sassi sanno che è sufficiente bloccare Leao e tre quarti dell’attacco rossonero diventano nulli.
A destra un paio di tentativi di Messias, che peraltro ha spesso incespicato sul pallone, e un paio di Brahim che sono risultati vani perché alla fine ha il maledetto vizio di pensare che possa superare tutti in un dribbling continuo senza passare mai la palla.
Centrocampo non pervenuto: Bennacer meno fantasma di Tonali ma in ogni caso una coppia praticamente nulla.
Difesa horror: Calabria perennemente, sottolineo perennemente, saltato o alla rincorsa affannosa dell’avversario e Dest che in qualche caso caparbiamente è riuscito a strappare qualche pallone agli avversari ma che ha permesso il secondo ed in parte anche il primo gol.
Tomori e Kalulu l’ombra di loro stessi e in porta, signore e signori, colui che non esce dai pali manco a strapparlo via per i capelli!
Ieri sera il nostro fantastico portiere rumeno ha dato l’ennesima dimostrazione che non è sicuro ad uscire dai pali e lo ha fatto in modo palese ed eclatante quando Kalulu, pressato da un avversario che tentava di contenere, lo invitava ad uscire e prendere la palla tra i suoi piedi … ma lui niente, è rimasto impalato attaccato al palo alla sua sinistra … tra le sicure bestemmie di Kalulu.
Un portiere che si butta per terra sempre in ritardo quando deve parare i tiri avversari.
Un portiere che quando deve respingere con i pugni mi fa rabbrividire perché quel pallone potrebbe essere respinto ma potrebbe benissimo andare anche in porta.
A guardare le statistiche, senza aver visto la partita, si direbbe che sia stata una partita combattuta: possesso palla 50%, stesso numero di passaggi, stesso numero di tiri (10) ma Lazio tiri in porta 5 e noi 3. E la differenza è tutta lì: di quei 5 tiri in porta la Lazio ne ha fatti entrare 4.
Ieri sera Pioli ha anticipato le sostituzioni di ben 7 minuti (non saranno troppi, Mister?) rispetto al suo solito 65’ facendo tre cambi ruolo su ruolo e qualche cosina si è vista ma alla fine il “mare magnum” di torpore e mediocrità ha prevalso.
A questo punto la domanda è sempre quella: ma che diavolo (per non dire un’altra parola) sta succedendo ???
Qui non è più una questione di stanchezza mentale, come ipotizzavo la settimana scorsa.
Qui è successo qualcosa di molto differente perché quelli in campo ieri sera erano quelli che avevano dominato la Roma fino al 85’, quelli che sul campo della Salernitana avevano fatto vedere un gioco brillante….. ma dal 85’ di Milan-Roma in poi è successo qualcosa e davvero non riesco a capire cosa.
Maldini ieri sera ha puntualizzato dicendo che il Milan ha mantenuto praticamente tutti i giocatori che aveva. Rimane sottinteso quindi che non si capisce proprio per niente come mai , pur con qualche segnale di flessione appena prima dei Mondiali, gli stessi che hanno vinto lo Scudetto, che hanno centrato la qualificazione agli ottavi di Champions improvvisamente dagli ultimi 5-10 minuti di Milan-Roma sono diventati dei brocchi colossali !
Cosa sta succedendo?
Perché Pioli insiste con il solito modulo e manda in campo la stessa formazione che ha preso tre schiaffi da “quelli là” a Riyadh?
Perché Pioli non cambia qualcosa e fa giocare gli acquisti estivi?
Perché Vranckx, Thiaw, Pobega, De Ketelaere (nella giusta posizione – e lui ha detto chiaramente quale è) oppure Adli non li fa giocare mai?
Perché mettiamo Dest a sinistra quando già ha dei limiti a destra?
Sempre Maldini ieri sera nel post-partita ha dichiarato: “Facendo dei paragoni col passato: non siamo il Milan degli anni novanta che prende i grandi campioni già fatti, ma abbiamo la necessità – la necessità – di seguire una strategia che ci ha portato a sanare i conti della società e ad essere protagonisti. Da qua non ci scosteremo sicuramente”.
Perfetto, Paolo. Il progetto io lo ritengo ancora valido, sarà quello che ci farà diventare una tra le grandi d’Europa ma a questo punto , sfumata la Coppa Italia e andata la Supercoppa, questo progetto deve essere supportato se vuoi arrivare a prendere il Napoli oppure andare avanti in Champions League altrimenti è un fallimento.
Non si possono prendere campioni affermati come negli anni ‘90 e io lo capisco bene perché ho studiato bene il progetto ma prendere comunque qualche rinforzo di qualità, qualche parametro zero esperto si può e si deve fare se vuoi andare più in là.
Continuare a dire che la squadra è a posto così quando è evidente che la squadra rema in direzione contraria equivale a dire che c’è una piccola guerra intestina.
Che tipo di guerra non lo ho ancora capito.
Giocano sempre quelli.
I nuovi mai.
Persino il nuovo arrivo Vasquez … sarà mai peggio di Tatarusanu? Io penso sia impossibile perché con il rumeno abbiamo davvero raggiunto un livello molto basso.
Chi continua a dire che abbiamo sbagliato il mercato, continua a dire un’affermazione sbagliata.
Non si può dire che abbiamo sbagliato il mercato se i tre quarti dei nuovi acquisti non scendono mai in campo o quasi. Prendiamo giovani e li lasciamo perennemente in panchina. Gli anziani sono in infermeria.
Il mercato non è stato sbagliato. L’unica cosa che il Milan ha toppato è l’arrivo di Origi è sicuramente fargli 4 anni di contratto è stato un errore. Anche ieri sera era un pesce fuor d’acqua.
Ma se in un campionato costellato da mille impegni (Champions, Coppa Italia, Supercoppa, Mondiali) non ricambi i giocatori in campo significa che o non hai idee oppure non hai fiducia negli acquisti che però tu stesso hai avallato, caro Pioli.
Nel frattempo, aspettando una riscossa e comunque tifando sempre per i ragazzi – perché non si scende dal carro quando le cose vanno male e si risale quando vanno bene -, continuerò a cercare la risposta ad una domanda: cosa è successo dal 85’ in poi di Milan-Roma?
Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall’età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
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