Quanto può essere utile al Milan un attaccante di 40 anni?
Tutti i tifosi milanisti, specialmente quelli che si dilettano a seguire le vicende quotidiane dei rossoneri come facciamo noi, sanno benissimo quanto la presenza di Zlatan Ibrahimovic ha fatto e sta facendo ancora bene al Milan.
Tutti quanti abbiamo ben presente stavamo solo due-tre anni fa. Solo due anni fa subivamo una pesante sconfitta a Bergamo per 5-0 e qualche settimana prima perdevamo in casa con il Genoa.
Poi è arrivato lui. Ci si chiedeva quanto poteva essere utile un attaccante di 38 anni alla causa di un Milan votato invece a ringiovanire la rosa in maniera drastica. Nonostante l’età ha segnato un buon numero di goal, tra i quali un discreto numero determinanti per il risultato delle partite.
L’importanza e l’utilità però le ha dimostrate sì sul campo ma anche fuori dal campo. Ormai è evidente che Zlatan è stato ingaggiato per la sua esperienza, sia da applicare sul campo ma soprattutto da dispensare ad un gruppo di calciatori poco più che ventenni. Anzi nel caso di Kalulu neanche ventenni. Infatti la squadra con il suo arrivo, e grazie allo splendido lavoro di Stefano Pioli, ha cominciato ad ingranare e risalire la china arrivando lo scorso campionato ad essere secondi in classifica dopo aver dominato il campionato per tutto il girone d’andata.
I suoi compagni lo ammirano ed imparano ogni giorno, “bevendo” i suoi consigli come se fossero assetati. Lo hanno anche dichiarato pubblicamente a più riprese, parlando alche spesso di “onore” nel fatto di giocare con lui. Ovviamente Ibra, arrivato ai 40 anni, si sente dentro ancora un ragazzino ma in questi giorni ha dichiarato pubblicamente di aver constatato di “non essere Superman”.
Rientrato contro la Lazio dopo un lungo infortunio, rimediato contro la Juventus nel maggio scorso, ha profuso la sua esperienza ed il suo carisma segnando anche il goal del 2-0 ma ha rimediato una contrattura e pertanto con goni probabilità non potrà essere disponibile contro la Juventus domenica prossima.
Stefano Pioli quindi dovrà cominciare a fare i conti con questa situazione e fare in modo che Olivier Giroud, preso per fare da contralto a Zlatan, venga invece impiegato con più frequenza. Contemporaneamente il processo di crescita di Pietro Pellegri dovrà essere accelerato di modo che potrà alternarsi con lo stesso Ibrahimovic per sostituire Giroud quando sarà necessario.
Circa l’importanza del Milan per Ibrahimovic menzionata nel titolo … beh, Zlatan è innamorato dei colori rossoneri. Il Milan è il posto dove si è trovato meglio in tutta la sua carriera e lui vuole chiuderla proprio qui da noi.
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