L’opinione di Antonio Scibetta
Sarebbe bello avere un mondo ove tutto scorresse per il verso giusto, senza malattie, senza difficoltà, senza montagne da scalare e ostacoli da affrontare, una sorta di paradiso terrestre ove la pace, il benessere e la serenità regnano sovrani. Purtroppo il mondo ideale non esiste: l’uomo ha avuto la possibilità di avere il suo Eden ma, nella notte dei tempi, se lo è giocato malamente.
Dunque nasciamo e viviamo per lottare, per cadere e poi rialzarci. Il calcio che può ritenersi, a mio avviso, la metafora della vita non può certo sottrarsi a tale regola. Il percorso del Milan in campionato, prima di Firenze, è stato meraviglioso. Tutto è filato liscio, nonostante gli infortuni, e si è sempre portato a casa il massimo; ma era inevitabile che non poteva durare per sempre, prima o poi le difficoltà dovevano arrivare. Paradossalmente nella notte di Firenze il Milan ha subito la prima sconfitta in campionato quando avrebbe meritato anche la vittoria: la partita è stata segnata da errori madornali in difesa, che si sono tramutati in cadeau natalizi per i Viola.
Inutile additare Tatarusanu, che da eroe nel derby, è tornato ad essere “il brutto anatroccolo”, o bocciare il giovane Gabbia o lapidare Hernandez, dopo settimane in cui si sono tessuti le lodi, fino a definirlo il miglior terzino in Europa. No, io a questo gioco non ci sto! Facile salire e scendere dal carro a seconda degli umori. Il Milan ha fatto, a mio parere, una grande partita in fase offensiva con un Leao e un Ibrahimovic in grande spolvero. Tonali e Kessie hanno fatto un gran lavoro a centrocampo, eppure si torna a casa con un mucchio di mosche in mano.
Forse Diaz, Saelemaekers e il reparto difensivo potevano fare di più, ma può capitare una serata storta dove tutto gira male. Oggettivamente le assenze di Calabria, anche se degnamente sostituito da Kalulu, e Tomori in particolare, hanno pesato parecchio. Il brutto arresto di ieri però non deve diventare un incubo che ti fa perdere le certezze, che con fatica e abnegazione hai conquistato, ma deve diventare un trampolino per ripartire più forti di prima.
Le difficoltà fanno parte della vita di ognuno di noi, senza nessuna esclusione. Chi, infatti, non ha mai passato un momento difficile che gli ha causato sofferenza o non ha dovuto affrontare un compito che pensava al di sopra delle sue possibilità? Le difficoltà, per definizione, sono ardue da superare, ma quasi sempre ne vale la pena!
“Chi desidera vedere l’arcobaleno, deve imparare ad amare la pioggia.” – Paulo Coelho
Antonio Scibetta è un appassionato tifoso milanista, editorialista attento e preciso. Come gli altri collaboratori di questo sito è membro del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
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