L’opinione
di Antonio Schietta
In questi giorni si è sentito e scritto di tutto sulla società Milan, circa la violenta e ingiustificata irruzione della Guardia di Finanza.
Non sto a scrivere su quanto tale atto sia più o meno giustificabile e legittimo, e nemmeno mi esprimo (lo hanno già fatto in tanti sicuramente più competenti di me dal punto di vista giuridico) sull’operato dei giudici.
Io esprimo un mio parere personale su quello che appare il movente che ha spinto qualcuno ad azionare la macchina giudiziaria volta a gettare fango su una società straniera che ha solo deciso di fare impresa in Italia, volendo racchiudere il tutto il un solo termine, l’invidia.
“L’invidia è una brutta bestia”, si dice così. E i detti, i proverbi hanno sempre un fondo di verità. Le frasi sull’invidia, infatti, descrivono un sentimento che logora internamente chi lo prova. È un’emozione che può provocare reazioni negative, che può far vivere male i successi altrui e che non porta nulla di buono.
Analizzare le ragioni che portano a un tale stato d’animo è il primo passo per liberarsene.
Probabilmente come ha scritto Mauro Suma, chi esce fuori dal sistema da fastidio, chi non è in situazione di bisogno, non è corruttibile, ne manovrabile, di conseguenza rischia di alterare quelli che sono gli equilibri.
Chiaramente un Milan oggi con una società solida e i bilanci in regola rappresenta l’eccezione: può decidere liberamente di farsi uno stadio dove vuole e come vuole, e forse questo ai politici milanesi ha dato fastidio.
Non mi stupisce che il sistema con a capo i vari Gravina e company, in primis il signor Marotta, di concerto con una stampa faziosa e corrotta, possa aizzare qualcuno al fine di azionare meccanismi di disturbo al fine di fare piegare i soggetti apicali della nostra società, mi stupisce di più una frangia di tifosi che credono e gioiscono solo perché le loro tesi si potrebbero realizzare. Purtroppo esistono tifosi, o presunti tali, che credono alle alchimie di chi sostiene che il Milan non è stato ceduto da Elliot, e guai a contestare, che ti espellono dai gruppi!
Fondamentale sono tra quelli che vedono le cose con ottimismo, abbiamo ancora la possibilità di chiudere la stagione in maniera positiva, e che la squadra abbia ancora ampi margini di crescita, “tutto il resto è noia”.
Chiudo con una frase che esprime meglio di ogni cosa il concetto da cui siamo partiti:
“L’invidia è la cattiveria delle persone insulse e deboli, che possono farsi notare solo screditando gli altri.”
Antonio Scibetta è un appassionato tifoso milanista, editorialista attento e preciso. Come gli altri collaboratori di questo sito è membro del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
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