3 Luglio 2024

RossoneroBlog

Fatti ed opinioni su AC Milan

Lo “sgub” a tutti i costi

L’estate, la fine del campionato, la fine del calcio giocato in attesa che riprenda porta con sé sempre dei tormentoni.

Solitamente il classico tormentone sono le voci del calciomercato, con le continue “sparate” dei giornalisti di settore sull’arrivo o la vendita di questo o quel giocatore. In alcuni momenti una cosa davvero estenuante.

Noi milanisti fino ad ora siamo bombardati dagli “sgub” di biscardiana memoria sui vari Botman, De Ketelaere, Dybala, Sanches, Asensio, Ziyech … e per fortuna che ieri Origi è arrivato (e ha firmato) sennò c’era già qualcuno che cominciava ad insinuare che non sarebbe arrivato. E perché?

Perché Maldini e Massara non hanno firmato! Scandalo! Ecco il nuovo tormentone. Perché non hanno firmato? E qui si aprono le “cataratte del cielo” e piovono le ipotesi più disparate, continuando ad insinuare che il mercato del Milan è fermo per questo motivo e che Gerry Cardinale non sia la persona giusta per rilevare il Milan.

La verità è una sola e una soltanto: il Milan non ha il mercato bloccato. Si sta muovendo esattamente come si stanno muovendo le altre. Fateci caso. Quali sono i grandi nomi che arrivano a frotte nelle altre big? Eppure sui giornali si continua a dire che Inter e Juve stanno facendo mercati da regine mentre il Milan è “bloccato”.

Balle, signori miei. Noi, come del resto il 99% degli addetti ai lavori, non sappiamo nulla sul motivo per cui Maldini e Massara (presumibilmente) non hanno ancora rinnovato. Possiamo fare delle ipotesi e ne possiamo fare tante. Potrebbero essere tutte valide oppure no. Aspettiamo e vediamo come va a finire.

Per non parlare dell’ennesimo tormentone: il nuovo stadio. Lo si fa a Sesto San Giovanni, lo si fa da soli, lo si fa con l’Inter a Sesto, lo si fa a San Siro, il sindaco di Sesto è stato rieletto e quindi lo stadio si farà lì…. ma basta.

Tralascio di parlare di quelli che insinuano che Red Bird sia peggio di YongHong Li perché non vale nemmeno la pena di spendere una parola in più.