Ho già detto a più riprese che nel panorama giornalistico italiano. sottintendendo quello sportivo, la mia opinione è che considero credibili, affidabili e competenti solamente tre giornalisti: Luca Serafini, Paolo Condò e Matteo Marani.
Quest’ultimo è intervenuto a Sky Sport esprimendo la propria opinione sulla questione del rinnovo di Kessie con il Milan.
«Kessie è un giocatore mostruoso: capitano raramente giocatori con la forza come la sua, capaci di chiudere ogni spazio, di trascinare la squadra. Io, però, sposo la linea del Milan; ho visto molte società che sono sotto scacco degli agenti, quindi quando vedo posizioni di buon senso da parte di Maldini mi piace molto e hanno dimostrato che, pur avendo perso Donnarumma, si può andare avanti comunque e possibilmente migliorare con una propria integrità che è uguale a identità».
Premetto che io sono uno di quelli convinti che Franck Kessie rinnoverà col Milan. Sono ancora un uomo all’antica e penso che, nonostante le solite frasi tipo “non esistono più le bandiere” oppure “pensano solo ai soldi, la maglia non conta più” , le dichiarazioni dell’ivoriano durante le Olimpiadi nelle quali rassicurava sul fatto che avrebbe rinnovato qualcosa valgano.
Kessie è un uomo che viene da valori semplici. Lui stesso ha dichiarato che non può lamentarsi quando “da dove vengo io ci sono persone che si fanno chilometri a piedi per trovare qualcosa da mangiare”. È ovvio che i bei soldi fanno piacere a tutti ma penso che il rinnovo di Kessie non sia più un affare tra lui ed il Milan bensì tra George Atangana, manager del giocatore, ed il club rossonero.
Quindi, non tutti possono essere d’accordo con la linea del Milan e con quanto ha dichiarato Marani ma il giornalista secondo me ha centrato il problema: il braccio di ferro tra una società ed un procuratore. Pertanto, con enorme dispiacere, se Kessie dovesse abbandonare la famiglia rossonera (ma pare che offerte concrete da PSG e Tottenham non ne siano arrivate, dai colloqui che Maldini ha avuto con rappresentanti delle due squadre) varrà per lui la regola che è valsa per Donnarumma e Çalhanoglu.
Avanti il prossimo!
Fabio Caserini è tifoso milanista fin dall’età di sei anni, quando Gianni Rivera consegnò lo scudetto al Milan grazie ad un suo goal contro il Brescia.
È Direttore Responsabile di RossoneroBlog e insieme ad altre 5 persone è co-fondatore del gruppo privato Facebook Casa Rossonera
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